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America’s Cup 2000, la prima sfida tra Luna Rossa e New Zealand. Fu un monologo di Black Magic
Cresce l’attesa ad Auckland in vista dell’America’s Cup 2021, che vedrà la sfida tra il defender Emirates Team New Zealand ed il challenger Luna Rossa Prada Pirelli in una serie al meglio delle 13 regate (chi ne vince sette, trionfa) con in palio la vecchia brocca. In attesa di capire quando andranno in scena effettivamente le prime regate (non prima del 10 marzo, alla luce delle ultime disposizioni anti-Covid imposte dal governo neozelandese), andiamo a ripercorrere il primo precedente tra kiwi e italiani in Coppa America.
Sono già passati 21 anni dalla prima apparizione di Luna Rossa in America’s Cup, avvenuta nel 2000 per la trentesima edizione del trofeo sportivo più antico al mondo. L’imbarcazione del patron Patrizio Bertelli fu subito protagonista nel golfo di Hauraki (sede di quella Coppa America), raggiungendo l’atto conclusivo della manifestazione al termine di un percorso entusiasmante conclusosi con il successo in rimonta su AmericaOne per 5-4 nella Finale di Louis Vuitton Cup.
The Hauraki Gulf is no stranger to a ?? vs ?? AC Match.
21 years ago, the 4th race of AC30 was underway between @lunarossa and @EmiratesTeamNZ.
When NZ wrapped up the series 5-0 the following day, they completed the first successful defense of the Auld Mug outside of America. pic.twitter.com/AHjawoFqWU
— americascup (@americascup) March 1, 2021
Luna Rossa, soprannominata dai locali “Silver Bullet” (in italiano “proiettile d’argento”), si presentò al via del match race conclusivo con grande entusiasmo ma di fatto si rivelò una sfida senza storia in favore di New Zealand. Black Magic (la barca kiwi) si dimostrò nettamente superiore e permise ai padroni di casa di difendere con successo il titolo ottenuto cinque anni prima a San Diego, imponendosi con il punteggio di 5-0. Per il team italiano guidato dallo skipper e timoniere Francesco De Angelis si trattò comunque di un grandissimo risultato, mai più eguagliato fino a poco più di una settimana fa.
Foto: Lapresse
