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America’s Cup, il rinvio favorisce Luna Rossa o New Zealand? Sarebbe stata una lotteria

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Luna Rossa e Team New Zealand si trovano in perfetta parità nella contesa che mette in palio la America’s Cup. Il punteggio di 3-3 non è mutato nella giornata odierna, perché gara-7 e gara-8 sono state posticipate a domani a causa del leggerissimo vento che soffiava nella baia. Il regolamento prevede che si debba registrare una velocità di almeno 6,5 nodi per cinque minuti consecutivi prima della partenza (nello specifico tra i -9′ e  -4′), oggi nel Golfo di Hauraki sono soffiati tra i 5 e i 7 nodi e non si sono mai verificate le condizioni richieste per 300 secondi di fila. Dopo due ore di attesa il commissario di regata Iain Murray ha provveduto a rimandare gli equipaggi nei loro hangar e a dare l’appuntamento per le prossime regate a lunedì 15 marzo (sempre a partire dalle ore 04.00 italiane).

Chi ha favorito questa particolare condizione meteo? Il rinvio ha agevolato di più Luna Rossa o Team New Zealand? Le condizioni erano estremamente aleatorie e incerte: con 6,5 nodi c’era il concreto rischio che le due barche non riuscissero ad alzarsi sui foil e a prendere il volo sull’acqua (anche se Luna Rossa in allenamento ci era riuscita quando se ne erano registrati 7), dunque c’era la possibilità di una cosiddetta regata in dislocamento (displacement), ovvero con lo scafo appoggiato sul pelo della superficie, come eravamo abituati a vedere in passato. Gli AC75 sono dei mezzi straordinari, ma con così poco vento rischiano di non prendere velocità e avremmo assistito a delle gare estremamente incerte, navigate in condizioni a cui non si è più abituati. Sarebbe bastato un salto di vento, un’interpretazione errata del campo, una manovra non perfetta per ribaltare tutta la situazione.

Tutto decisamente aleatorio, dunque è anche difficile individuare chi sia stato il più favorito dal rinvio. Probabilmente a giovarne sono stati entrambi gli equipaggi, scendere oggi in acqua sarebbe stato troppo rischioso (in termini sportivi, si intende) e c’era la possibilità che si indirizzasse la contesa in una situazione eccezionale. Un pareggio a reti bianche, come ha dichiarato Vasco Vascotto, è forse la soluzione migliore: uno 0-0 dopo il triplice 1-1 dei giorni scorsi, con un continuo botta e risposta tra i due team, potrebbe avere soddisfatto sia Team Prada Pirelli che i Kiwii.

Domani si ritorna nel Golfo di Hauraki per disputare gara-7 e gara-8, sperando che Eolo non faccia i capricci (si parla di 10-12 nodi): ci sarà un nuovo pareggio oppure uno dei due team riuscirà a portarsi sul +2? Servono sette successi per conquistare la Coppa America e le prossime due prove potrebbero risultare determinanti.

Foto: Lapresse

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