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America’s Cup, James Spithill: “I Kiwi erano troppo forti. Spero di esserci ancora con Luna Rossa”

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Luna Rossa non è riuscita nell’impresa di conquistare la America’s Cup. L’equipaggio italiano ha tenuto botta contro Team New Zealand fino al 3-3, poi alcuni errori e la proverbiale velocità di Te Rehutai hanno indirizzato la contesa andata in scena nella baia di Auckland. Team Prada Pirelli torna a casa sconfitta per 7-3 e i Kiwi difendono il trofeo sportivo più antico del mondo. Peter Burling e compagni mettono le mani sulla Vecchia Brocca per la quarta volta nella storia del sodalizio neozelandese (i sigilli precedenti arrivarono nel 1995, 2000, 2017), mente l’equipaggio italiano torna purtroppo a casa a mani vuote.

James Spithill, co-timoniere di Luna Rossa insieme a Francesco Bruni, non riesce nella clamorosa rimonta da 3-6 e non ha potuto replicare quanto fatto nel 2013, quando recuperò da 1-8 al timone di Orale proprio contro i Kiwi. L’australiano ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso i canali ufficiali della formazione tricolore: “Ovviamente non è il risultato che volevamo, oggi siamo andati lì per provare a vincere una gara e per tornare in competizione, ma alla fine della giornata Emirates Team New Zealand era semplicemente troppo forte. A volte sembrava davvero di andare in uno scontro a fuoco armati solo di coltello, abbiamo combattuto più che potevamo ogni giorno. Sono molto orgoglioso del team, sono molto grato a tutti i fan, ai nostri sostenitori, ai nostri familiari, a tutte le persone in Italia”.

Il 41enne si è soffermato sulla sua esperienza con Luna Rossa: “I Kiwi erano semplicemente troppo forti ma sono molto, molto orgoglioso del team, e il sogno non è finito, credo ancora che l’Italia possa vincere la Coppa America. Devo dire che questo è stato sicuramente un cambiamento per me. Nelle campagne precedenti sono stato 10 anni con lo stesso team ed entrando a far parte di una squadra italiana in cui ero davvero l’unico non italiano nel sailing team. Che incredibile cultura e team di persone: così appassionato! Gli italiani, la Sardegna e Cagliari mi hanno accolto come in una grande famiglia. Sono così grato e spero davvero di poterlo fare di nuovo. Mi sono divertito ogni singolo minuto ed è stata sicuramente una delle migliori campagne della mia carriera, grazie alle persone.”

Foto: COR 36 | Studio Borlenghi

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