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America’s Cup, James Spithill: “Non riuscivamo ad accelerare. Non basta vincere due partenze”

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Una America’s Cup di vela così incerta non si vedeva da anni. Forse sarebbe meglio dire da decenni. L’ultima volta che due contendenti si erano ritrovate sul 3-3 risale al 1983: allora gli sfidanti di Australia II realizzarono una delle più grandi imprese della storia dello sport, strappando la Vecchia Brocca agli americani dopo 132 anni di dominio. All’epoca i velisti aussie si ritrovarono addirittura in svantaggio per 1-3, salvo rimontare e battere per 4-3 Liberty.

Oggi Luna Rossa ha compromesso già in fase di pre-partenza il risultato della sesta regata. James Spithill, co-timoniere del Team Prada Pirelli, ha spiegato l’accaduto in conferenza stampa: “Ci è successo un incidente simile a quello di Team New Zealand nella prima regata. Soffiava un vento molto, molto leggero ed in quel momento ci siamo trovati a navigare dentro dell’aria sporca. Quindi non siamo riusciti ad accelerare. In quel momento la regata era già finita“.

Nonostante l’australiano e Francesco Bruni siano due grandi specialisti del match race, stanno incontrando diverse difficoltà al cospetto di Peter Burling e compagni. Spithill spiega il motivo: “E’ molto affascinante per un timoniere e per il resto della flotta affrontare il momento della partenza. Sono barche nuove, si gareggia con un nuovo stile. Anche se abbiamo svolto diverse regate, quanto accaduto nella Prada Cup è molto diverso da quello che sta succedendo adesso. Le barche ed i team sono differenti. Ci stiamo scontrando con i Defender, che sono i migliori al mondo. Ogni giorno impari qualcosa di nuovo in partenza. Sarebbe utile avere un giorno di pausa dopo ogni partenza per poter analizzare i dati“.

Due buone partenze consecutive deciderebbero questa Coppa America? E’ una delle domande che vengono poste al due volte vincitore della Vecchia Brocca: “No, non basterebbero. Tutto cambia continuamente, è tutto nuovo per entrambe le compagini. Finora le condizioni del vento hanno sempre favorito la barca al comando, ma sappiamo che in determinati casi o su percorsi diversi potremmo vedere dei sorpassi“.

Infine sulla folla di tifosi che ha assistito alle regate: “Per noi è un’opportunità eccezionale essere qui a giocarcela. Sappiamo che in Italia sono in lockdown, stanno vivendo dei momenti difficili. Essere qui, vedere 2000 barche in mare e gli spettatori è un privilegio“.

Credit ACE Studio Borlenghi – America’s Cup Press

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