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America’s Cup, l’errore di Luna Rossa in bolina: cos’ha sbagliato? La spiegazione di Bruni e l’analisi: gara-9 persa

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Dovevamo prendere la decisione se difendere la sinistra o andare a destra, col senno di poi forse è stata una scelta sbagliata“. Sono le parole di Francesco Bruni, co-timoniere di Luna Rossa insieme a Spithill, al termine della gara-9 di America’s Cup. Il velista siciliano ha analizzato in questo modo quanto è successo a metà dell’ultimo tratto di bolina, dove è avvenuto il sorpasso decisivo da parte di Team New Zealand. L’equipaggio italiano era avanti di una manciata di metri e aveva il fiato sul collo di Te Rehutai, poi ha commesso uno sbaglio di interpretazione del campo di regata e ha prestato il fianco allo strapotere dei rivali.

I Kiwi si sono involati sul 6-3 nella serie e sono a un solo successo dalla conquista della competizione sportiva più antica al mondo, ma Team Prada Pirelli non molla e domani tornerà in acqua nella baia di Auckland (Nuova Zelanda) per tentare di tenere aperta la contesa. Bisognerà vincere entrambe le regate in programma, sarà molto difficile ma questo equipaggio può riuscire nel colpaccio se riuscirà a essere perfetto contro la corazzata di Peter Burling. Ma cos’è successo in quel frangente? Cosa ha determinato l’episodio decisivo per il risultato di gara-9 (e forse dell’intera serie?).

Luna Rossa ha “regatato benissimo, in maniera impeccabile, fino al momento del sorpasso“, sempre per citare il ribattezzato Checco. Nel momento clou, però, è mancato qualcosa. Non è un errore marchiano, sia chiaro. Purtroppo una “scelta sbagliata che ha permesso a Te Rehutai di volare via verso un successo cruciale. Al primo incrocio dell’ultima bolina Luna Rossa è davanti, ma i rivali sono in scia e dunque è troppo vicina per virare. Si sceglie di proteggere la destra, si va a incrociare e si guadagna qualche metro. La differenza è di una settantina di metri, 2-3 secondi.

A quel punto ci sono due opzioni a disposizione: virare in faccia a Burling e compagni per restare sulla sinistra oppure tornare sulla destra. Si sceglie la prima opzione, New Zealand va così sulla destra e trova una pressione maggiore, mentre i nostri portacolori finiscono in una folata leggera di vento e si devono arrendere. Una scelta concordata tra Francesco Bruni e il trimmer-randa Pietro Sibello, come lo stesso Checco ha sottolineato in conferenza stampa. Un peccato che l’epilogo non sia stato dei migliori. Il Defender vince, vola sul 6-3 e ora è a un solo successo dall’apoteosi. A Luna Rossa serve la rimonta antologica.

Foto: COR 36 | Studio Borlenghi – America’s Cup

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RISULTATI E CLASSIFICA AMERICA’S CUP

1 Commento

  1. eolo

    19 Marzo 2021 at 18:21

    Questa è stata la gara più entusiasmante di tutte.
    Poco prima della nefasta manovra pensavo: chissà
    se riusciranno a buttare anche questa regata come
    quella precedente nella quale avevano 4 minuti di
    vantaggio. Ebbene si, ci sono riusciti. Bastava
    continuare a destra tenendosi il vento migliore
    e mandare i Kiwi sulla sinistra. Bertelli dice
    che vuole riconfermare tutti per la prossima
    edizione 2025 ? Ma penso che in cuor suo stia
    meditando seriamente di tenere solo Spithill
    a fare tutto, senza Sibello e Bruni.

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