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America’s Cup, gli avvocati di Luna Rossa chiedono il rinvio della stazza. Azione di disturbo
La Coppa America vive anche di sottigliezze e piccole battaglia psicologiche. Come vi avevamo anticipato ieri, si vociferava che le operazioni di stazza, a seguito dello slittamento delle prime regate, venissero spostate a mercoledì 3 marzo. Ricordiamo infatti che l’America’s Cup non inizierà prima del 10 marzo: una decisione ufficializzata dall’ACE a seguito del lockdown di livello 3 attualmente in vigore ad Auckland.
Dopo una serie di discussioni, gli organizzatori hanno confermato il declaration day nella giornata di lunedì 1° marzo. Le operazioni di stazza si sono dunque già svolte. Da adesso in poi né Luna Rossa né Emirates Team New Zealand potranno più modificare le barche, se non per quanto riguarda le vele e le rande. Non si potranno più toccare, ad esempio, i foil, lo scafo o l’albero.
Ad OA Sport risulta che gli avvocati di Luna Rossa abbiano chiesto il rinvio del declaration day a mercoledì 3 marzo, peraltro come ci aveva anticipato ieri Davide Cannata. Si è trattata di una pura e semplice azione di disturbo: per entrambe le compagini i due giorni supplementari prima di ‘dichiarare’ la barca avrebbero cambiato oggettivamente poco. In sostanza: quel è fatto è fatto. I neozelandesi, malgrado lo spostamento delle date della Coppa America, hanno voluto confermare ad oggi le operazioni di stazza per non consentire a Luna Rossa di apportare ulteriori modifiche. Evidentemente i Kiwi si sentono da un lato molto sicuri di Te Rehutai e dall’altro preferiscono non concedere alcun appiglio agli italiani.
A questo punto “alea iacta est“, per citare Giulio Cesare. Il dado è tratto. Lo sviluppo delle imbarcazioni, almeno per questa edizione, è terminato. Luna Rossa ha apportato delle modifiche ai foil dopo la Finale di Prada Cup con Ineos: differenze talmente sottili che è difficile carpirle ad occhio nudo. Inoltre dall’Italia sono arrivate, come da programma, le nuove vele della North Sail. I prossimi giorni sia il Team Prada Pirelli sia Emirates Team New Zealand potranno continuare ad allenarsi nonostante l’allerta 3, assicurandosi di rimanere nelle proprie bolle e rispettare le restrizioni.
Foto: Luna Rossa Press
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