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America’s Cup, Luna Rossa piega New Zealand di 18″ e sale sul 3-2!

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Luna Rossa fa saltare il banco nella baia di Auckland (Nuova Zeland) e si porta in vantaggio nel match race che mette in palio la America’s Cup. L’equipaggio italiano è riuscito a sconfiggere Team New Zealand in gara-5 ed è un successo che ha la parvenza di un break perché, dopo due affermazioni a testa ottenute sempre partendo con le mure a sinistra, arriva la prima affermazione della serie per la squadra che è entrata nella zona di pre-start con le mure a dritta. Team Prada Pirelli era ben consapevole dello svantaggio, visto quanto successo nelle prime due giornate, e ha studiato una tattica ad hoc per mettere in crisi il Defender del trofeo sportivo più antico al mondo.

I timonieri James Spithill e Francesco Bruni marcano da vicino la flotta di Peter Burling nel momento che ha sempre deciso l’esito delle regate: la partenza. Chi è scattato davanti è sempre riuscito a vincere la gara, oggi la musica non è cambiata sul campo di regata A (quello più a nord nel Golfo di Hauraki) e con un vento che soffiava tra i 7 e i 9 nodi (sulla carta le condizioni predilette da parte degli uomini dello skipper Max Sirena). Luna Rossa vira davanti agli avversari nella zona di pre-start, Te Rehutai si abbassa dai foil e fatica a risalire. In quel frangente si risolve la contesa: i neozelandesi perdono subito 200 metri, gli italiani volano e controllano la situazione. Il distacco al traguardo sarà di 18 secondi.

Luna Rossa ora conduce per 3-2: servono altre quattro vittorie per conquistare la Coppa America, il cammino è ancora lunghissimo ma ormai è sempre più chiaro che il sodalizio del patron Patrizio Bertelli ha tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine contro la corazzata neozelandese. I Kiwi sono ancora sotto nel punteggio, come era successo ieri dopo gara-3, e potrebbero risentirne: qualche tarlo si è indubbiamente insinuato nella testa di chi credeva di dominare il match race in lungo e in largo.

Oggi gli italiani sono stati più convincenti in manovra e hanno sempre guadagnato nelle virate, anche se i padroni di casa hanno espresso un’ottima velocità in tutti i frangenti e infatti sono riusciti comunque a non affondare dopo l’errore iniziale. Si ritornerà in acqua tra pochi minuti per gara-6: Luna Rossa riuscirà ad allungare o arriverà il pareggio dei padroni di casa?

LA CRONACA DELLA REGATA

Luna Rossa entra con le mure a dritta e sa che deve inventarsi qualcosa, perché l’ingresso a 2′ nella zona di pre-partenza (10” dopo l’altro equipaggio) si è rivelato uno svantaggio nelle prime quattro regate. James Spithill e Francesco Bruni marcano da vicino gli avversari, poi gli virano davanti e in quel frangente Team New Zealand va in grandissima difficoltà: c’è un salto di vento, Te Rehutai scende dai foil e non riesce a prendere il volo. La brezza leggerissima di circa 8 nodi mette in crisi la flotta di Peter Buling, Luna Rossa fiuta benissimo l’occasione e si invola verso la linea virtuale di partenza.

Team Prada Pirelli è in timing perfetto, i Kiwi sono invece in difficoltà e impiegano troppo tempo per riuscire a risalire sui foil. Si tratta di un momento decisivo perché gli italiani guadagnano immediatamente 200 metri di vantaggio e al primo incrocio virano agevolmente davanti ai rivali. Luna Rossa gestisce benissimo la prima bolina, trova sempre il vento giusto e marca da lontano i rivali, costretti a un’affannosa e improduttiva rincorsa.

Al primo gate il vantaggio è di 32 secondi. Nella successiva poppa i ragazzi dello skipper Max Sirena adottano una scelta coraggiosa: non marcano Team New Zealand, ma inseguono il vento e leggono con maestria la situazione. Luna Rossa viaggia meravigliosamente con la brezza a favore e conserva brillantemente il vantaggio nei confronti dei padroni di casa (32” al termine del secondo tratto).

Luna Rossa sceglie la parte sinistra del campo di regata nella seconda bolina, Team New Zealand punta sulla destra e in un frangente riesce a recuperare. Il team tricolore controlla comunque la situazione, ma a metà gara il margine si è ridotto a 22 secondi. A quel punto gli italiani devono soltanto amministrare la situazione e non rischiano più nulla: 27” dopo la seconda poppa, 23” al termine dell’ultima bolina, 18” al traguardo. Team New Zealand ha recuperato nella seconda parte della regata, ma non è bastato per rimontare tutto lo svantaggio accumulato in partenza.

Foto: Lapresse

LA CRONACA DI LUNA ROSSA-NEW ZEALAND 3-3

VIDEO: RIVIVI LE DUE REGATE DI SABATO 13 MARZO

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