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America’s Cup, Max Sirena: “Sappiamo che i Kiwi sono veloci. Foil a T o Y? Valutate tutte le opzioni”
Domani scatterà ad Auckland la 36ma edizione dell’America’s Cup. Luna Rossa contro Emirates Team New Zealand. I vincitori della Prada Cup contro i detentori del trofeo. Le infinite voci e dicerie delle ultime settimane cederanno finalmente il passo all’unico ed insindacabile verdetto: quello del mare.
Nella conferenza stampa della vigilia Max Sirena, skipper di Luna Rossa, non si è voluto sbilanciare su quale delle due contendenti possa avere un vantaggio in termini di velocità pura: “Sapremo dopo le prime due regate se sarà una Coppa America equilibrata. Ad essere onesti adesso non lo sappiamo. Tante persone sono già sicure del risultato finale. Io penso che questo è uno sport, è una finale. C’è tanta pressione sui team. Noi non abbiamo niente da perdere e daremo tutto per cercare di rendere la vita difficile ai neozelandesi. Credo che sia difficile valutare le prestazioni sono guardando le due barche navigare (in allenamento, ndr). Sappiamo che sono veloci, perché abbiamo gareggiato contro di loro più di due mesi fa e poi li abbiamo visti diverse settimane fa allenarsi con americani ed inglesi. Però davvero non saprei, è troppo presto per giudicare. Non ho la sfera di cristallo. Per noi è l’opportunità della vita. Quindi ce la metteremo tutto per afferrare questa opportunità“.
Il romagnolo ha poi spiegato perché Luna Rossa ha scelto di sviluppare dei foil a Y, molto diversi da quelli a T dei Kiwi: “L’America’s Cup è un gioco di design. Noi abbiamo iniziato la campagna con dei foil davvero piccoli. Poi abbiamo fatto un passo in avanti. Abbiamo provato anche i foil a T sulla barca piccola. Quindi abbiamo valutato tutti gli aspetti, le forme e le differenze. Alla fine è stata una decisione presa dai marinai e dai progettisti. E’ impossibile progettare una barca completamente overall (è il termine che utilizza per intendere completa, ndr). Io credo che devi tarare la tua barca in previsione di quello che pensi che andrai a trovare in termini di meteo durante la campagna. Alla fine di solito la Coppa America è vinta dalla barca, perché i livelli degli equipaggi sono altissimi. E’ difficile giudicare, noi abbiamo un pacchetto differente rispetto a loro. Loro hanno optato per ottenere un minor effetto drag sull’acqua. Credo che la barca dei Kiwi rappresenti al meglio Peter Burling, perché questo è il suo modo di navigare”.
Max Sirena ha poi spiegato quali novità presenterà Luna Rossa rispetto alla Finale di Prada Cup con Ineos Team UK: “Abbiamo un nuovo set di vele. Abbiamo apportato delle piccole modifiche ai foil e ad alcuni aspetti aerodinamici. Abbiamo migliorato il sistema dei fusibili per poter effettuare le transizioni in maniera più veloce. Abbiamo regatato appena 16 volte con questa barca (in realtà sono 17, ndr), che non sono nulla. Siamo appena all’inizio di questa classe AC75 e spero davvero che chiunque vinca continui ad andare avanti con queste imbarcazioni, perché sono le più entusiasmanti su cui abbia lavorato nella mia vita. Abbiamo fiducia nella nostra barca, sappiamo che loro saranno più veloci e che saranno difficili da battere, ma questo è lo sport“.
Foto: America’s Cup Press