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America’s Cup, Max Sirena: “Un errore di Luna Rossa ne vale dieci di NZ. E’ come la MotoGP”

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Che Te Rehutai sia più veloce di Luna Rossa è un fatto ormai conclamato e confermato dagli stessi uomini dell’equipaggio italiano. Emirates Team New Zealand è in vantaggio per 6-3 nei confronti degli italiani e potrà giocarsi ben quattro match-point per mettere le mani sulla 36ma edizione dell’America’s Cup. Si tratterebbe della quarta affermazione della storia per i Kiwi dopo quelle del 1995, 2000 e 2017. Senza dimenticare che la barca svizzera di Alinghi, quando vinse le edizioni del 2003 e 2007, era formata da una spina dorsale a fortissime tinte neozelandesi…

Max Sirena, ai microfoni di RaiSport, ha ammesso la superiorità del mezzo a disposizione dei padroni di casa: “I ragazzi hanno fatto una regata pazzesca contro un team che ha una barca più veloce e tenere una barca più veloce quando vai a 30-40 nodi è sempre dura. Il minimo salto di vento di 1-2 gradi ti permette di passare avanti quando hai la possibilità di fare 1-2 nodi in più (di velocità, ndr). Lo dimostra il fatto che i sorpassi nei nostri confronti avvengono sempre negli ultimi due lati. È dura tenere una barca più veloce, ma possiamo farlo, tutto il team ci crede: è uno dei sailing team più forti con cui abbia mai lavorato e abbiamo uno che è famoso per avere rimontato qualche anno fa in una situazione del genere (si riferisce a James Spithill, capace di rimontare da 1-8 al timone di Oracle contro Team New Zealand nel 2013, ndr) e domani cercheremo di batterli. Domani andiamo in acqua per vincere due regate”. 

America’s Cup, quello di Luna Rossa è uno degli equipaggi migliori della storia

Il romagnolo è stato poi ancora più esplicito a SkySport, quando ha paragonato i duelli tra Luna Rossa e Team New Zealand a quelli di un altro sport molto seguito in Italia: “E’ come la MotoGP: il pilota davanti sa che quello dietro è più veloce ed al minimo errore lo può sorpassare. Tenere uno che va più forte di te è difficile. Un nostro errore lo paghiamo come dieci dei loro. Però ancora siamo vivi, non siamo affogati“.

Infine un giudizio di Max Sirena sull’errore tattico di scegliere il lato sinistro nell’ultimo lato di bolina: “Abbiamo sempre guadagnato sul lato sinistro fino a quel momento, quindi secondo me è stata giusta come decisione“.

Foto: Lapresse

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