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America’s Cup: New Zealand: il rinvio è un vantaggio per provare il doppio timoniere
Sempre più indizi lasciano pensare che, finalmente, l’America’s Cup possa iniziare mercoledì 10 marzo. Per fortuna non si stanno registrando nuovi casi ad Auckland ed il Governo già domani potrebbe annunciare un allentamento delle misure restrittive a partire da domenica 7. Per poter svolgere le regate, senza dover usufruire di una deroga politica, è necessario che il livello di allerta scenda a 2, mentre a 1 si potrebbero ospitare anche gli spettatori.
L’inizio della serie tra Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand è slittato, per ora, di quattro giorni: chi ha beneficiato di questo ritardo? All’interno del Team Prada Pirelli è opinione condivisa che cambi poco o nulla. “Ci stiamo preparando da tre anni, quattro giorni in più non sono niente“, aveva spiegato il grinder Davide Cannata ad OA Sport. Anche Francesco Bruni, co-timoniere della flotta italiana, ha più volte ribadito il medesimo concetto.
Il rinvio forzato potrebbe però aver fatto comodo, e non poco, ai Kiwi. Ormai non è più un mistero che i neozelandesi stiano provando il doppio timoniere, soluzione rivoluzionaria inventata da Luna Rossa. E dire che, prima dell’inizio delle World Series di dicembre (ma ancora durante il round robin di Prada Cup), gli italiani avevano dovuto incassare i sorrisini ironici degli avversari per aver adottato questo stratagemma…
Si intuisce un drastico ripensamento da parte dei maori. Qualche settimana fa Peter Burling, fuoriclasse della classe 49er e timoniere dei Defender, era stato netto: “E’ la velocità che conta. Se non sei veloce, non vinci“. Un’affermazione scontata, a prima vista. In realtà, leggendo tra le righe, si intuiva come i campioni in carica fossero talmente sicuri dei propri mezzi da sottovalutare due elementi tipici del match race, ovvero le partenze e le virate.
Emirates Team New Zealand ha studiato a lungo Luna Rossa ed ha compreso che può risultare pericolosa proprio in fase di pre-partenza. Da qui la scelta di provare il doppio timoniere, per far sì che Peter Burling non debba spostarsi continuamente da un lato all’altro della barca. Attenzione: Luna Rossa sta lavorando a questo espediente da tre anni; peraltro ha necessitato di un certo rodaggio durante le prime regate. Si può dunque affermare che la compagine di Patrizio Bertelli abbia trovato la quadra con il doppio timoniere solo dalle semifinali in avanti, quando Pietro Sibello è stato investito de facto del ruolo di tattico, andando a creare un solido triumvirato con James Spithill e Francesco Bruni.
La differenza sta tutta qui: New Zealand sta provando ad imitare in poche settimane un lavoro che Luna Rossa porta avanti da anni. Ci riuscirà? Di sicuro quattro giorni in più prima delle regate possono fare comodo. Sull’argomento è intervenuto anche Max Sirena, skipper della compagine italiana: “Abbiamo visto che stanno provando il doppio timoniere per le partenze, ma non è così immediato“.
Foto: Luna Rossa Press
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Fede67
4 Marzo 2021 at 15:55
Un’ora fa c’e’ stato un fortissimo terremoto in Nuova Zelanda con rischio Tsunami..mah, speriamo almeno che questa finale si disputi regolarmente prima o poi..