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Editoriali

America’s Cup, New Zealand vince con più facilità. Luna Rossa si gioca tutto con la partenza

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America’s Cup di vela all’insegna dell’equilibrio. Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand sono in perfetta parità dopo le prime due giornate: 2-2. Se mercoledì gli italiani erano riusciti a strappare un punto nelle condizioni di vento predilette dai Kiwi, oggi è stato il contrario. Peraltro i Defender, proprio come gli uomini di Max Sirena, hanno dimostrato una grande capacità di reazione, di sicuro non scontata per chi riteneva di dover alzare la Vecchia Brocca con facilità e si è invece ritrovato a dover battagliare regata dopo regata.

Un dato risalta subito all’occhio. I due successi sono maturati in maniera molto più agevole per Te Rehutai rispetto a Luna Rossa. Lo si intuisce dai distacchi (31″ e 1’07” in favore degli oceanici; 7″ e 37″ per gli italiani), ma non solo…E’ chiaro che la partenza abbia sempre rivestito un ruolo determinante e decisivo. Sin qui chi è entrato nella zona di pre-start mure a sinistra ha sempre vinto sia la partenza sia la regata: non è un caso. Ma cè una differenza. Quando Luna Rossa si è ritrovata in testa, ha gestito il vantaggio nei confronti degli avversari, tuttavia la regata è sempre rimasta aperta ed in bilico. Viceversa i Kiwi, una volta preso il comando, hanno sin da subito dato la sensazione di aver chiuso i giochi. Peter Burling e compagni non si sono quasi mai preoccupati di coprire le manovre di Luna Rossa, concentrandosi solo sulle scelte migliori per agganciare le pressioni di vento che garantissero una velocità maggiore. Così facendo hanno letteralmente fatto il vuoto e non sarebbe cambiato nulla anche senza gli errori commessi dalla flotta del Bel Paese, che ad ogni modo ha evidenziato problemi al sistema di gestione dei foil.

Oggi anche i neozelandesi hanno dimostrato di poter contare su una barca straordinaria in qualsiasi condizione di vento. Si diceva che probabilmente Te Rehutai, a causa dei foil piccoli ed a T, avrebbe potuto fare più fatica con brezza leggera, ma il responso del mare si è rivelato ben diverso. I Kiwi sono sempre velocissimi, in ogni contesto. Se prendono le redini della regata diventa quasi impossibile superarli.

E’ vero che sin qui non si è vista una differenza sostanziale nelle prestazioni delle due barche, tuttavia è innegabile un leggero vantaggio per Team New Zealand in termini di velocità pura. Non sarà ampio come forse si sarebbero attesi i padroni di casa, ma di sicuro c’è ed appare molto più evidente nei lati di poppa rispetto a quelli di bolina. Luna Rossa sa che ogni volta si gioca il successo in partenza. “Conta per l’80%“, ha ammesso Francesco Bruni. Non è semplice gestire la pressione sapendo che in quegli attimi puoi vincere o perdere una regata. Oggi il Team Prada Pirelli ha scoperto, suo malgrado, di non godere di alcun vantaggio sugli avversari con vento leggero, se non nella qualità delle manovre. I Kiwi restano in pole-position per vincere questa Coppa America, come testimoniano anche le quote dei book-makers (1,36 per i Defender, 2,80 per gli sfidanti). Luna Rossa sarà chiamata ad un’impresa titanica per venire a capo di un’avversaria con pochi punti deboli.

Credit: ACE Studio Borlenghi

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