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America’s Cup, Pietro Sibello: “New Zealand punta sulla velocità pura. E i foil a T…”

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Luna Rossa si sta preparando per tentare l’assalto alla America’s Cup. L’equipaggio italiano si è imposto nella Prada Cup dopo aver liquidato American Magic e Ineos Uk, ora arriva la sfida più difficile: il confronto con Team New Zealand nel Golfo di Hauraki. Team Prada Pirelli dovrà davvero superarsi per mettere le mani sulla Vecchia Brocca: vincere sette le regate contro i detentori del trofeo sportivo più antico al mondo, nella loro baia di Auckland. Al momento non si sa quando incominceranno le regate, visto che nell’intera regione vige un lockdown di livello 3. L’unica certezza è che non si partirà prima di mercoledì 10 marzo.

Pietro Sibello è il trimmer randa di Luna Rossa e nelle ultime settimane è salito in cattedra grazie alle sue eccellenti prestazioni. Dopo il round robin è stato investito anche del ruolo di tattico e la sua eccellente visione del campo di regata ha permesso al sodalizio tricolore di dominare contro statunitensi e britannici. Il velista ligure non smentisce la sua proverbiale umiltà in un’intervista concessa a La Stampa: “Diciamo che do una mano a Checco Bruni e Jimmy Spithill, i due timonieri, a guardare fuori dalla barca, a cercare il vento. Insieme, poi, possiamo prendere le decisioni migliori”. Il 41enne spiega il suo ruolo a bordo, spesso lo vediamo in piedi dietro alla randa per gestirla: “Soprattutto in poppa. Poi durante tutto l’arco della gara do una mano a guardarci intorno, segnalo a Checco e a Jimmy le mie preferenze su un lato piuttosto che un altro, ma poi sono loro a prendere la decisione finale su dove posizionarsi rispetto all’altra barca”.

Il trimmer randa approfondisce: “Il mio ruolo è anche quello di fare da link tra la destra e la sinistra. C’è anche da considerare che il timoniere dei due che non timona quando si vira diventa il controllore del volo della barca e perde un po’ il quadro del vento, sente la conversazione tra me e l’altro timoniere, magari interviene ma è super concentrato sul volo. Io, muovendomi da un lato all’altro, ho invece una visione più ampia del campo di gara”. E quando non si trova vicino alla randa, chi pensa alla vela?: “Il timoniere che timona mi sostituisce attraverso un comando che ha sul timone e che gli consente di controllare il carrello della randa”.

Pietro Sibello si sofferma sulla voce del tentativo da parte di Team New Zealand di imitare Luna Rossa e di adottare il doppio timoniere: “L’abbiamo sentita anche noi questa voce rimbalzare dall’Italia. Qui ad Auckland non l’abbiamo visto. Loro hanno un solo timoniere, Peter Burling, che quando manovra passa da una parte all’altra e cede il timone Glen Ashby. Magari stanno pensando ad avere transizioni più lunghe”.

Il velista è molto lucido quando parla dei prossimi avversari: “Li vedo molto bene. Sono gli unici che hanno fatto un passo in più a livello aerodinamico con i due spazi esterni che richiudono l’equipaggio. E poi hanno un foil a T, mentre noi quasi a Y: loro sembra si siano direzionati sulla velocità pura della barca soprattutto su vento medio e forte. Noi pensiamo di avere qualcosa di più con vento leggero e manovre. Saranno forti, sappiamo che dobbiamo dare il massimo per avere una possibilità di batterli. Daremo tutto fino all’ultimo metro”.

Foto: Luna Rossa Press

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