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Calcio
Andrea Pirlo e la sua Juve: il confronto con il passato
È chiaro che lo scudetto che si sta sfilando e scucendo sempre di più dalle casacche bianconere non può che finire notevolmente per influire sulla valutazione complessiva della stagione dei bianconeri. Detto questo, però, la compagine juventina, anche secondo quanto riportato dai bookmaker e dagli amanti delle scommesse Serie A, ha ancora qualche chance di provare a mettere i bastoni tra le ruote all’Inter.
Le quote, infatti, sottolineano come i nerazzurri siano praticamente imprendibili, anche se in ogni caso 13 partite ancora da giocare sono effettivamente tante e, di conseguenza, non bisogna eliminare a priori possibili sorprese. Certo che la Juventus di quest’ultimo periodo non sembra assolutamente in grado di ribaltare la situazione e di riacciuffare l’Inter.
Il decimo scudetto consecutivo, di conseguenza, sembra essere sempre più lontano per la Juventus, che deve cominciare a fare le dovute valutazioni in merito all’operato fin qui svolto in panchina da parte del tecnico bresciano Andrea Pirlo e del suo staff.
La Juve di Sarri
Come è stato ben messo in evidenza nell’articolo di approfondimento che è stato pubblicato su L’insider, ci sono alcune analogie, ma anche tante differenze tra le varie gestioni degli allenatori che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni alla Juventus.
Giusto per fare un esempio, la Juve di Sarri, nella scorsa stagione, era partita con un ricco bagaglio di aspettative. In effetti, forte anche del fatto di aver vinto l’Europa League con il Chelsea l’anno prima, l’ex tecnico del Napoli è arrivato a Torino con l’etichetta del bel gioco, a tutti i costi da ricercare in compagnia ovviamente dei risultati.
Dal punto di vista del gioco, i bianconeri guidati da Sarri non fecero alcun tipo di passo in avanti rispetto alla Juve di Allegri. Al tempo stesso, però, c’è da dire che i risultati sono comunque arrivati: nelle prime sette giornate del campionato 2019/2020, la Vecchia Signora è riuscita a battere le principali avversarie nella lotta al titolo, ovvero Napoli e Inter. Ad esempio, dopo 24 giornate Sarri si trovava in testa alla graduatoria di Serie A, con un solo punto di vantaggio rispetto alla Lazio, riuscendo poi a conservare il primo posto alla fine del campionato.
Dal punto di vista delle statistiche, la Juve di Sarri somiglia molto a quella di Pirlo in termini di reti messe a segno e subite in campionate. La reale differenza, però, è legata alla Champions League, con l’uscita di scena già agli ottavi di finale per mano del Lione, con la squadra francese che poi fece un altro scalpo clamoroso contro il City.
I primati di Conte e Allegri
Facendo qualche passo indietro, troviamo le Juventus guidate da Antonio Conte e Max Allegri. Due squadre che, a loro modo, sono state in grado di far segnare tantissimi record che indubbiamente rimarranno per tanti anni nella storia bianconera.
In realtà, è Allegri l’allenatore che ha avuto l’organico dal valore maggiore, in termini assoluti, nel corso di questi ultimi nove anni di successo della Vecchia Signora. Qualche esempio: nell’ultima stagione con alla guida Max Allegri, il valore della rosa juventina era letteralmente esploso, arrivando a toccare oltre 871 milioni di euro complessivamente, in base ai dati che sono stati diffusi da parte di Transfermarkt, anche per via del faraonico acquisto di Cristiano Ronaldo. È chiaro che i paragoni, in questi casi, reggono a fatica, visto che entrambe le Juventus, sia quella di Conte che quella di Allegri, sono state in grado di mettere insieme dei numeri pazzeschi, difficilmente replicabili da qualsiasi altra società italiana.