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Atletica, Europei indoor Torun. Gianmarco Tamberi cerca l’acuto sul cammino verso Tokyo

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Gianmarco Tamberi riparte da Torun e scende in pista da favorito come ormai è abituato a fare quando in gara ci sono gli Europei. Mai però era entrato in gara da numero uno al mondo, titolo che si è conquistato con il 2.35 scavalcato ad Ancona in occasione dei campionati italiani. Un risultato che ha gettato sulle spalle del saltatore marchigiano tante responsabilità, ma Tamberi non è atleta da tirarsi indietro quando c’è aspettativa sulla sua gara.

Torun, però, è solo una tappa di avvicinamento al reale obiettivo dello specialista azzurro del salto in alto che quest’anno ha in mente una sola gara. Il fato, sotto forma di problemi fisici più o meno gravi, gli ha tolto tanto in carriera e stavolta potrebbe avergli restituito qualcosa visto che lo spostamento di un anno dei Giochi Olimpici potrebbe aver favorito la sua rinascita.

Se lo scorso anno già un 2.32 veniva preso come misura di buon livello, con tante gare senza riuscire a superare la fatidica quota dei 2.30 (ma c’era un lockdown di mezzo), l’avvio di questa stagione è tutto un programma e questa volta l’unica speranza è che la malasorte non torni a mettere lo zampino e che per tutto l’anno lasci integro “Gimbo” su cui si fondano molte delle speranze di medaglia olimpica per l’Italia dell’atletica leggera. Tamberi sembra aver ritrovato i meccanismi e la sicurezza per tornare ai livelli pre-infortunio di Montecarlo che gli ha tolto la possibilità di essere protagonista a Rio de Janeiro, e questo è già un passo avanti importante, perché prima la prima asticella da superare è quella della paura che il dolore possa tornare.

Tornando a Torun, in base alle potenzialità e alle misure raggiunte in stagione, la questione oro sembra un affare a tre tra gli atleti più titolati del panorama europeo. Oltre a Tamberi, infatti, sono in lizza per il podio l’ucraino Andrii Protsenko e il bielorusso Maksim Nedasekau: entrambi in stagione hanno superato la misura di 2.34 e l’impressione è che l’oro si giochi attorno a questa misura o al centimetro in più che Tamberi ha dimostrato di valere ad Ancona, con tre tentativi tutt’altro che da buttare a 2.38, misura che, se superata, significherebbe anche una grande iniezione di fiducia in vista di Tokyo.

Foto Fidal Colombo

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