Atletica
Atletica, Filippo Tortu torna in gara a maggio per i Mondiali di staffette: “Non sto più nella pelle, vogliamo il pass olimpico”
Filippo Tortu è finalmente pronto a tornare in gara, dopo diversi mesi di stop, per cominciare ufficialmente la sua stagione agonistica con il mirino puntato verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Il primatista italiano dei 100 metri piani, in un’intervista rilasciata ad Atletica TV (fonte: Ansa), ha infatti confermato la sua presenza a Chorzow, in Polonia, per i Campionati Mondiali di staffette a inizio maggio.
“Martedì 6 aprile torno in raduno con la Nazionale e l’1 e 2 maggio torno a gareggiare. Non sto più nella pelle, i miei compagni mi sono mancati… tutto l’ambiente dell’atletica mi è mancato. L’obiettivo sarà portare a casa la qualificazione diretta per Tokyo (riservata ai primi 8 quartetti, ndr), ma non dimentichiamoci che quello sarà solo il primo passo. Nel 2021 vogliamo prenderci un altro record italiano e scendere sotto i 38 secondi. Già a Doha potevamo giocarci una medaglia, ripartiamo da lì“, dichiara l’atleta nostrano.
Tortu ha raccontato anche i suoi allenamenti all’Arena Civica di Milano: “Allenarsi qui è bellissimo: il colpo d’occhio è incredibile e si respira la storia dell’atletica. Spero che torni presto ad ospitare un grande meeting. Intanto sono migliorato molto nei balzi, e credo sia perché mi esercito sulla pedana del 17,60 di Fabrizio Donato“, dichiara lo sprinter azzurro.
Sulla rivalità con il connazionale Jacobs, Tortu non si tira indietro e dice: “Vista da dentro, dal punto di vista mio e di Marcell, la nostra è una rivalità sana e sportiva, che ci fa bene, ci aiuta a migliorare. Ma in ottica staffetta è un grande passo avanti, significa avere maggiore sicurezza e consapevolezza. All’ultima uscita insieme abbiamo fatto il record italiano e ripartiamo da lì, sapendo di poter fare qualcosa di importante“.
“Mi ha impressionato agli Europei indoor? Diciamo che non mi ha sorpreso, sapevo che valeva quel tempo – prosegue – Abbiamo anche scommesso, e ho vinto io. Per come sono fatto non credo che tra noi cambierà qualcosa, sono un atleta che non guarda molto i risultati degli altri. Durante la gara sono molto concentrato sulla mia prestazione. Di certo questa situazione mi offre nuovi stimoli correre con avversari forti mi esalta e mi diverte“.
Foto: Lapresse