Senza categoria
ATP Acapulco 2021, Salvatore Caruso si inchina a John Isner nel primo turno
Dura poco più di settanta minuti l’ATP 500 di Acapulco di Salvatore Caruso. Il tennista siciliano si è dovuto arrendere a John Isner, numero 27 delle classifiche ATP, per 6-4 6-3; ce la mette tutta l’azzurro per rendere la vita difficile al suo avversario, ma l’americano era in una giornata positiva al servizio, il colpo su cui ha costruito la sua carriera. Per lui al secondo turno uno tra Benoit Paire e il numero 1 del tabellone Stefanos Tsitsipas.
Non ci vuole molto per capire il canovacccio della partita: scambi brevi ma parecchio intensi, fatti da bombardamenti da fondocampo. Uno schema che si addice molto di più al gioco dell’americano, ma che viene comunque apprezzato dal nostro Caruso. L’azzurro inizia in maniera sicura nei propri turni di battuta, ma inizia a perdere delle certezze al servizio. Se la cava in qualche modo nel sesto gioco annullando una palla break, è però il sentore di un passaggio a vuoto che arriva sul 5-4: Salvatore perde il servizio a zero e di conseguenza anche il primo set. Isner è però in modalità macchina quando fa partire lo scambio: l’ex Top 10 concede soltanto la miseria di cinque punti sul proprio servizio, e due di questi sono doppi falli.
La resa al servizio dell’atleta a stelle e strisce continua anche nella seconda frazione. Isner martella come un forsennato in battuta, con Caruso costretto a subire in maniera passiva i 17 ace dell’avversario (su 40 punti conquistati con questo fondamentale). Senza cali di sorta in questo fondamentale del 35enne di Greensboro il tutto si riduce a capire quando arriverà lo scivolone di Salvatore al servizio: è il sesto gioco a condannarlo, perdendo il servizio nuovamente a zero. E da lì le possibilità di risalire sono pressoché nulle: altri due turni solidi in battuta e Isner si prende un meritato successo, sottolineato dai soli dieci punti concessi in totale quando lo scambio partiva dalla sua metà campo con l’impressionante 32/37 ottenuto con la prima.
Foto: Lapresse
