Basket

Basket: Brindisi, caccia israeliana alle Final Eight di Champions League 2021. A Holon per la storia del club

Pubblicato

il

Per l’Happy Casa Brindisi quello di domani potrebbe essere il giorno della storia. La squadra allenata da Frank Vitucci è a un solo passo dai quarti di finale, e dunque dalle Final Eight, di Basketball Champions League, il punto più alto mai raggiunto dal club nella sua parabola. Per arrivarci, però, la combinazione da ottenere è doppia.

Brindisi, infatti, deve battere l’Hapoel Holon, per di più in terra israeliana, per andare a 4 vittoria e 1 sconfitta nel girone I; contemporaneamente, però, il Tofas Bursa, che pure è già eliminato, deve sconfiggere il Pinar Karsiyaka, altrimenti si andrà a decidere qualsiasi cosa la settimana prossima, nella sesta e ultima partita. In particolare, se l’Happy Casa dovesse perdere e il Pinar vincere, diventerebbe questo una sorta di ottavo di finale non dichiarato.

All’andata il match si è concluso con una beffa per i pugliesi, sconfitti in un concitato finale per 85-87: è questa la ragione per cui l’Hapoel, vincendo, si consegnerebbe definitivamente il primo posto del raggruppamento nelle mani. Squadra esperta, con l’ex Maccabi Guy Pnini nel ruolo di veterano e una serie di ex “italiani” a comporre il roster, l’Hapoel Holon viene anche da tre vittorie domestiche, arrivate tutte dopo aver “passato” l’ostacolo (non fortunato) Maccabi in calendario: in queste gare molto importanti sono risultati i contributi di Tyrus McGee e C.J. Harris.

Brindisi, invece, arriva da sei vittorie consecutive in Serie A (escludendo, dunque, la campagna continentale), e ha inoltre trovato in Joshua Bostic l’uomo in grado di sopperire alla pesante assenza di D’Angelo Harrison. In questo modo può continuare la corsa al secondo posto, con un pensierino anche al primo. Uno è il motto di Vitucci, espresso una volta di più nel dopopartita del PalaLeonessa di Brescia: “Guardiamo avanti, non c’è tempo per fermarsi“. Quasi a voler dire che quest’Happy Casa tutto vuole meno che fermarsi, per di più con un pubblico che, pur non presente per cause di forza maggiore al PalaPentassuglia, non manca mai di far sentire il proprio calore in modi alternativi.

Credit: Ciamillo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version