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Basket, i migliori italiani della 22a giornata di Serie A. La grande notte di Giovanni Vildera, i segnali di Jeff Brooks a Sacchetti

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Uomini nuovi, di tradizione e che lanciano segnali all’interno del gruppo italiano della Serie A in questa 22a giornata. Diverse le indicazioni offerte da un turno che ha regalato diversi spunti interessanti, tra cui la prima sconfitta in trasferta della Virtus Bologna sul campo di Brindisi, ma che ha anche vissuto il rinvio di Sassari-Trento.

Sono due le storie che si lasciano raccontare tra il sabato e la domenica. Una è quella del giocatore che si merita il titolo di MVP italiano, Jeff Brooks. Ormai cittadino del nostro Paese per matrimonio, il giocatore dell’Olimpia Milano offre spunti di riflessione non solo a Ettore Messina, specialmente in questo periodo non facile con l’infermeria a porte girevoli, ma anche a Meo Sacchetti in un’eventuale prospettiva Nazionale, a campionato finito. 14 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate per 26 di valutazione nella prova del trentunenne di Louisville, nettamente alla sua migliore gara stagionale nel 92-99 dell’A|X Armani Exchange su Brescia, in cui Sergio Rodriguez è stato grande trascinatore. La formazione di Maurizio Buscaglia non riesce mai a riprendere gli ospiti nonostante la buona vena di Christian Burns (anche se ai 15 punti si associano 6 palle perse) e di Brian Sacchetti.

L’altra è legata a Giovanni Vildera, alla miglior gara di sempre in Serie A, un titolo di merito per chi ha lottato per anni in A2 ritagliandosi spesso ruoli importanti ovunque giocasse. 16 punti, 7 rimbalzi e 3 palle recuperate per 23 di valutazione nel suo contributo alla vittoria di Treviso sulla Fortitudo Bologna. Il tutto in 17 minuti, il secondo maggior dato d’impiego concessogli da coach Max Menetti nell’arco della stagione. Giorni simili o migliori li ha avuti anche nella serie cadetta, tra Omegna, Siena, Biella e Rieti, ma questo è senz’altro il suo più bello, anche perché tiene a bada i 21 con 5 rimbalzi (e 25 di valutazione) di Pietro Aradori, tornato dopo diverse settimane a fare sul serio.

Sempre in questo incontro vale la pena sottolineare sul fronte ospite i 10 assist di Matteo Fantinelli, le buone giornate di Nicola Akele, Matteo Imbrò e Leonardo Totè su un fronte e sull’altro, ma anche le parole importanti spese da Menetti sul bravo 2002 di Conegliano Lorenzo Piccin: “L’aggettivo per la partita di oggi è ‘coraggio’ e lo riassumerei con quello che ha fatto Lorenzo Piccin: quando un giocatore così giovane gioca con quella personalità è innanzitutto merito suo, ma vuole dire anche che si sente sicuro di poter dare il suo contributo e allo stesso tempo protetto dai compagni“.

Buone prestazioni anche nel resto d’Italia: Mattia Udom si rivela importante con 10 punti e 9 rimbalzi nel successo brindisino sulle V nere, dove anche Giampaolo Ricci sfiora la doppia doppia (9 e 9); non bene però il resto del contingente tricolore, Belinelli compreso. Michele Ruzzier, anche lui vicino alla doppia doppia con 10 punti e 9 assist, è guida della miglior versione dell’anno di Varese (non solo per ieri, ma in linea generale con riferimento alle ultime settimane) al successo su Pesaro.

A Cremona bene David Cournooh con i suoi 15 punti (e anche Fabio Mian con 13), ma non sono sufficienti a dare a Cremona la vittoria su Cantù, dove spicca la storia di un giocatore, Jordan Bayehe, che è di formazione italiana (Stella Azzurra), e che grazie al nostro Paese ha potuto prendersi la scena della squadra nazionale del suo Camerun, da dove è partita la sua parabola non solo cestistica, ma umana.

Credit: Ciamillo

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