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Ciclismo
Ciclismo, occhi puntati su Gianni Moscon, Andrea Vendrame e Mauri Vansevenant alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali 2021
Domani inizierà l’edizione 2021 della Settimana Internazionale Coppi & Bartali. La gara dedicata ai due campionissimi del ciclismo italiano, negli ultimi anni, è diventata un teatro ove hanno modo di esibirsi i giovani più interessanti del panorama internazionale. Il podio dell’anno scorso, nel quale troviamo i nomi di Jhonatan Narváez, Andrea Bagioli e Joao Almeida, parla da sé. Le squadre faro della manifestazione, verosimilmente, saranno la Ineos e la Deceuninck-Quick Step. I primi schierano il rientrante Gianni Moscon e Ivan Sosa come punte per la classifica generale, ma hanno anche due ragazzi quali Edward Dunbar e il classe 2001 Carlos Rodirguez Cano che, se lasciati liberi di fare la loro gara, possono essere protagonisti. Il sodalizio britannico, inoltre, ha due carte per gli sprint, vale a dire Ben Swift ed Ethan Hayter.
Le Deceuninck, invece, si presenta con la leggenda Mark Cavendish come riferimento per le volate e con il belga Mauri Vansevenant, di recente primo al GP Industria & Artigianato di Larciano e terzo al Trofeo Laigueglia, come uomo di classifica. Quest’ultimo, peraltro, è probabilmente da considerarsi il favorito principale per il successo finale. Tra le squadre partecipanti, inoltre, ci sarà anche l’Astana, la quale ha in Fabio Felline, grande protagonista alla Tirreno-Adriatico, la sua punta di diamante. Formazione più esperta, rispetto a quelle di altri team World Tour, per la Israel Start-UP. Il team in questione, infatti, avrà nei veterani Alessandro De Marchi e Ben Hermans i suoi capitani. Attenzione, però, a un giovane australiano molto interessante, vale a dire il classe 1999 Seb Berwick, il quale, nel 2020, diede del filo da torcere a un certo Jai Hindley sulle salite dell’Herald Sun Tour.
Tra gli uomini più pericolosi, in ottica classifica generale, c’è il danese Jonas Vingegaard della Jumbo-Visma, il quale ha vinto una tappa di montagna all’UAE Tour. In casa Jumbo, però, va tenuto d’occhio il neozelandese classe 2001 Finn Fisher-Black, passista scalatore che ha conquistato il recentissimo Istrian Spring Trophy. Schiera una rosa giovanissima, peraltro, anche il Team DSM, il quale metterà in mostra diversi tra i suoi gioielli più preziosi. Saranno al via, infatti, Ilan Van Wilder, belga classe 2000 che è arrivato sul podio al Tour de l’Avenir 2019, Henri Vandenabeele, anch’egli belga classe 2000 che nel 2020 è giunto secondo al Giro d’Italia U23 e alla Ronde de l’Isard, lo statunitense vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi U23 2019 Kevin Vermaerke e altri ragazzi di grandi prospettive quali l’austriaco Felix Gall, il britannico Leo Hayter e i teutonici Marius Mayrhofer e Marco Brenner, quest’ultimo ancora diciottenne.
Parlando di corridori giunti sul podio della Corsa Rosa U23 2020, tra le file della Bike Exchange, oltre a uomini esperti come Damien Howson e Nick Schultz, troviamo Kevin Colleoni, il quale l’anno scorso fu terzo all’ex Girobio. Furono, invece, rispettivamente secondo e terzo al Giro d’Italia U23 dell’anno prima i colombiani Einer Rubio e Juan Diego Alba, i quali saranno le frecce della Movistar insieme al ventunenne statunitense Matteo Jorgenson, di recente ottavo alla Parigi-Nizza, e al ventenne campione di Porto Rico Abner Gonzalez Rivera, che è giunto ventesimo sul Mont Ventoux al Tour de Provence. Si affiderà ai giovanissimi anche l’Androni Giocattoli, la quale schiera l’eritreo rivelazione di quest’inizio di stagione Natnael Tesfazion, i classe 2002 Santiago Umba, già quarto alla Vuelta al Tachira, e Andrii Ponomar, campione d’Europa tra gli juniores nel 2019, e l’ecuadoriano Alexander Cepeda, che vinse la tappa regina del Tour de l’Avenir 2019. Peraltro, il team di Gianni Savio vanta anche un capitano esperto come l’argentino Eduardo Sepulveda e l’azzurro Simone Ravanelli, ragazzo che ha un gran motore e nel 2019, da Elite, aveva vinto Giro del Veneto e Giro del Medio Brenta.
Sarà un ex Androni il capitano della Bardiani, vale a dire il costaricense Kevin Rivera, scalatore dotato di un talento eccezionale, ma sempre troppo discontinuo. Per quanto concerne le altre professional italiane, invece, la Vini Zabù punterà tutto sulle volate di Jakub Mareczko, mentre la Eolo-Kometa ha in Edward Ravasi, il quale cerca riscatto dopo gli anni difficili in UAE, e nell’ungherese Marton Dina, due anni fa secondo al Tour de Hongrie, i suoi uomini di classifica. Il sodalizio guidato da Ivan Basso, peraltro, vanta anche due giovani classe 2000 molto interessanti quali il comasco Alessandro Fancellu, da juniores terzo ai Mondiali di Innsbruck e due anni fa vincitore della Vuelta a Leon, e l’ungherese Erik Fetter. Per gli arrivi a ranghi compatti, invece, la carta della EOLO dovrebbe essere Vincenzo Albanese.
Tanta Italia anche la tra le file della Gazprom-Rusvelo, la quale ha Damiano Cima per le volate e Simone Velasco per le frazioni più impegnative. Per quanto concerne i rappresentanti del team russo, inoltre, va seguito con attenzione anche il ceco Mathias Vacek, che ha vinto il titolo europeo juniores a cronometro nel 2020. La Trek-Segafredo, invece, si appoggia a Nicola Conci, al danese Niklas Eg e all’ultimo campione del Mondo juniores a cronometro Antonio Tiberi. Sarà presente anche l’ultimo campione italiano juniores a cronometro, vale a dire Lorenzo Milesi, il quale fa parte di una Beltrami TSA Tre Colli ricca di giovani di talento. Oltre a Milesi, infatti, il team in questione schiera anche Lorenzo Balestra, quinto nella prova in linea degli Europei juniores del 2020, Davide De Pretto, un ragazzo che da juniores ha fatto vedere grandi cose sia su strada che nel ciclocross, e Andrea Piras, terzo al Giro della Lunigiana nel 2019.
Tanti prospetti eccellenti li troveremo, ovviamente, anche in seno alla nazionale italiana. Il leader della rappresentativa del Bel Paese, però, sarà uno dei nomi più importanti al via di questa Settimana Internazionale Coppi & Bartali: Andrea Vendrame. Tra gli azzurri, oltretutto, ci sono due ruote veloci molto promettenti quali Luca Colnaghi, vincitore di due tappe all’ultimo Giro d’Italia U23, e Tommaso Nencini, che quest’anno ha iniziato la stagione vincendo la Firenze-Empoli. Nelle frazioni più esigenti, invece, potrebbe mettersi in luce Marco Frigo, campione d’Italia U23 nel 2019, al primo anno nella categoria. Non possono mancare, ovviamente, i giovani talenti tra le file del Team Colpack. Il sodalizio bergamasco, da anni uno dei punti di riferimento nelle gare dedicate agli ex dilettanti, schiera Alessio Martinelli, secondo, nel 2019, al Mondiale juniores e al Giro della Lunigiana, Mattia Petrucci, terzo al Piccolo Giro di Lombardia 2019, e lo spagnolo classe 2002 Juan Ayuso, il quale l’anno scorso ha recitato il ruolo di cannibale, vincendo oltre venti gare, nella scena juniores spagnola.
Tra i nomi importanti al via di quest’edizione della Coppi & Bartali, troviamo anche Sergio Henao, il quale sarà il leader del Team Qhubeka. Il sodalizio africano, peraltro, porta anche un giovane eritreo molto interessante quale Henok Mulubrhan, che è stato grande protagonista, in quest’inizio di 2021, nelle gare del panorama nostrano U23. Ai nastri di partenza della manifestazione dedicata ai due giganti del pedale azzurro, c’è anche una Caja Rural che schiera i giovani più interessanti presenti nel suo roster. Il sodalizio spagnolo, infatti, darà spazio a Oier Lazkano, classe 1999 l’anno scorso vincitore di una tappa alla Volta a Portugal, a Jokin Murguialday Elorza, classe 2000 giunto in top-10 all’ultimo Giro d’Italia U23, e al colombiano Alejandro Osorio, grandissimo talento che si è un po’ perso dopo aver sfiorato il successo al Giro d’Italia U23 2018. Oltre alla Caja Rural, tra i partecipanti troviamo un altro team proveniente dalla penisola iberica, vale a dire i baschi dell’Euskaltel-Euskadi. Gli arancioni si affidano a Mikel Aristi, di recente secondo alla Per Sempre Alfredo, per quanto riguarda gli sprint, mentre l’uomo di classifica potrebbe essere il giovane scalatore Unai Cuadrado, l’anno scorso quinto alla Prueba Villafranca de Ordizia.
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Foto: Valerio Origo