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Ciclismo, il coach di Tom Pidcock: “Fisicamente assomiglia ad Alaphilippe, ma mentalmente è come van der Poel”

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Da anni Tom Pidcock è considerato uno dei corridori più talentuosi al mondo. Il britannico spazia, con successo, tra strada, ciclocross e cross-country. Solo negli ultimi mesi, però, è diventato un nome noto a tutti gli appassionati. In questo 2021, infatti, Pidcock ha iniziato a correre coi professionisti su strada e ha subito raccolto grandi risultati in gare di prestigio come la Strade Bianche, la Milano-Sanremo e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne.

L’allenatore di Pidcock Kurt Bogaerts, di recente, ha discusso del suo corridore ai microfoni di Cyclingnews.com. Durante la chiacchierata avuta coi colleghi di madrelingua inglese, Bogaerts ha parlato delle caratteristiche del suo pupillo, queste le sue parole: “Fisicamente Tom assomiglia a Julian Alaphilippe. E’ leggero e scattante. Mentalmente, però, è come Mathieu van der Poel. Deve essere libero di correre come piace a lui, con il cuore. La chiave per una carriera lunga e ricca di risultati, per Pidcock, è avere la libertà di muoversi in gara come vuole. Quando vede un’opportunità per vincere, lui prova subito a coglierla, senza fare troppi calcoli“.

Che fosse forte e che avesse una grande etica del lavoro lo sapevamo” – prosegue Bogaerts – “Ma non ci aspettavamo che ottenesse questi risultati sin da subito. E’ qualcosa di unico. Dalla Strade Bianche e dalla Sanremo abbiamo tratto ottime indicazioni e ora vogliamo vederlo nelle classiche fiamminghe. Non ha la potenza di Van Aert e van der Poel, ma abbiamo già notato che, nonostante ciò, è capace di cavarsela egregiamente sulle pietre“.

Ricordiamo che Pidcock, pochi giorni fa, ha aggiunto il Giro delle Fiandre al suo calendario. Il giovane britannico, inizialmente, aveva in programma di fermarsi per un paio di settimane per preparare le classiche delle Ardenne, ma stante quanto dichiarato da Bogaerts, Tom è già pronto per tali manifestazioni e il modo migliore per avvicinarsi a esse è continuare a far correre l’enfant prodige del Team Ineos.

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Foto: Lapresse

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