Curling, l’Italia torna protagonista ai Mondiali! Retornaz e compagni vogliono la qualificazione olimpica

L’Italia prenderà parte ai Mondiali 2021 di curling maschile, che andranno in scena a Calgary (Canada) da venerdì 2 a domenica 11 aprile. Gli azzurri tornano sul grande palcoscenico internazionale dopo un anno e mezzo: l’ultima apparizione sul ghiaccio, in un evento di un certo peso, risale al novembre 2019, quando conclusero gli Europei di Helsingborg al quinto posto, mancando l’accesso alle semifinali per un soffio. Successivamente esplose la pandemia che portò alla cancellazione della rassegna iridata e di quella continentale nel 2020, limitando l’attività internazionale a qualche torneo in Europa (a cui comunque i nostri portacolori hanno preso parte, ottenendo anche buoni risultati).

Le prestazioni sfoderate in Svezia (5 vittorie e 4 sconfitte, la zona medaglia è stata mancata soltanto per uno sfavorevole pari merito con Danimarca, Scozia e Norvegia) permisero alla nostra Nazionale di ottenere la qualificazione per i Mondiali, che a causa delle varie contingenze arrivano dopo quasi 18 mesi di vuoto. Non è facile ripartire, l’Italia si è allenata e ha giocato alcune competizioni di minor rilievo internazionale, ma chiaramente cimentarsi in una kermesse così importante non sarà facile. La speranza è che ovviamente si riesca a ben figurare e che si possa lottare per strappare la qualificazione alle prossime Olimpiadi: le prime sei squadre classificate, sulle 14 partecipanti, staccheranno il biglietto per i Giochi di Pechino 2022.

Lo skip sarà l’eterno Joel Retornaz, che vanta due presenze alle Olimpiadi e sei ai Mondiali. Dopo il settimo posto nel 2019, spetterà a lui trascinare la nostra Nazionale insieme al suo vice Amos Mosaner, a Sebastiano Arman (second) e Mattia Giovanella (lead), mentre l’alternata è Fabio Ribotta. L’Italia non potrà purtroppo contare su un elemento di grande esperienza e sicuro affidamento come Simone Gonin, bloccato dal Covid-19 prima della partenza per Calgary pur essendo tornato poi “negativo”.

Foto: Lapresse