Ciclismo

Diego Ulissi: “Miocardite di origine virale. Tornerò al GP Indurain. Giro d’Italia? Solo da protagonista”

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Diego Ulissi si è lasciato alle spalle la miocardite che lo ha fermato per tutto l’inverno, costringendolo a un’operazione con la paura di dovere appendere la bicicletta al chiodo per sempre. Il ciclista è guarito e ora è pronto per fare il suo ritorno in gara: sabato 3 aprile, vigilia di Pasqua, sarà impegnato al GP Indurain in Spagna. Il toscano si è soffermato su quanto ha provato nell’ultimo periodo in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Sono stati mesi molto difficili. Non avrei mai immaginato alla fine del Giro d’Italia, chiuso con due tappe vinte, che potesse succedermi una cosa così“. Alla domanda se potrà tornare sui livelli di prima risponde in tutta sincerità: “Sì, non ci sono contro-indicazioni in tal senso. Sono stati effettuati tutti i controlli necessari per avere la massima sicurezza, pensando prima alla salute e poi al resto“.

Il 31enne spiega le cause della sua miocardite: “Origine virale, probabilmente una cosa risalente ad ancora prima che passassi tra i professionisti. Ho avuto vari virus quando ero dilettante, si suppone che abbiano causato la miocardite che dava delle extrasistoli ventricolari. Le ho sempre avute, ultimamente però erano molte di più. Da qui gli accertamente e la scoperta della miocardite. Niente di legato al Covid-19, anche perché non l’ho avuto. Cosa confermata dalle biopsie e dai test sierologici“.

Diego Ulissi confessa anche le sue paure: “[Per quanto riguarda] la vita di tutti i giorni mi avevano subito rassicurato che non ci sarebbero stati problemi. [Per la carriera] sì [ho avuto paura di dover smettere]. Bisognava capire, fare i passi giusti. La miocardite per fortuna ha lasciato solamente un segno ma tutto il resto va benissimo e questa è la cosa che più conta“.

Gli allenamenti stanno andando bene e l’alfiere della UAE Emirates ha svelato il suo programma agonistico nell’immediato: “Il GP Indurain del 3 aprile e la Freccia del Brabante del 14. Sono gare di un giorno adatte per rompere il ghiaccio. E capire a che punto sono, per proseguire la preparazione. So benissimo che la mia condizione non sarà ottimale, ma con il passare del tempo crescerà“.

Il livornese si è soffermato anche su una possibile partecipazione al Giro d’Italia, che scatterà sabato 8 maggio da Torino: “Lo valuteremo. Dopo il priMo mese di gare avremo le idee più chiare sul mio stato di forma. Io sarò il primo a dire se mi sentirò pronto o no. Al Giro mi piacerebbe andare da protagonista nelle tappe che sono adatte alle mie caratteristiche e non per fare la comparsa“.

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Foto: Lapresse

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