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Formula 1

F1, Christian Horner: “Fa male perdere così. Nel regolamento non dovrebbero esserci zone grigie”

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Christian Horner ha buoni motivi per masticare amaro dopo il Gran Premio del Bahrain. La Red Bull aveva tutte le carte in regola per vincere, ma si è dovuta accontentare del secondo posto di Max Verstappen e del quinto di Sergio Perez, costretto a partire dai box a causa di un problema elettrico sulla sua monoposto durante il giro di ricognizione. Sono tanti i motivi di rammarico, soprattutto in merito all’olandese, che dopo essere scattato dalla pole position ha subito l’undercut da Lewis Hamilton nelle fasi iniziali del GP, trovandosi perennemente a rincorrere sia virtualmente che fisicamente. Riuscito a scavalcare il britannico a tre tornate dal termine, è stato costretto a cedere la posizione per aver superato i track limits alla curva 4, senza poi poter portare un altro attacco.

Proprio sulla questione dei track limits si focalizzano le dichiarazioni di Horner, raccolte dal sito the-race.com: “Chiaramente quanto accaduto è frustrante. Quando le Mercedes tiravano al massimo, hanno più volte utilizzato quella parte della pista. Pertanto abbiamo domandato alla direzione gara se anche noi potessimo fare altrettanto, perché se si è ingaggiati in una battaglia a distanza, percorrere quella traiettoria può regalare anche un paio di decimi a giro e loro ne avevano beneficiato a lungo. Solo a quel punto la direzione gara ha chiesto alla Mercedes di rispettare i limiti della pista. Ovviamente, quando Max è andato largo nel completare il sorpasso su Hamilton, ha dovuto cedere la posizione. Con questi track limits ci saranno sempre dei contenziosi e bisogna mettere delle regole chiare. Non si può dire ‘Ok, li potete usare, ma solo se non state sorpassando. Il regolamento deve essere bianco o nero, non ci può essere spazio per le zone grigie”.

Una volta che Verstappen aveva superato Hamilton, non avrebbe avuto più senso tentare di staccarlo e ammortizzare un’eventuale penalità sul traguardo? “Non aveva senso, perché la direzione gara ci ha subito richiamati all’ordine. Se Max non avesse lasciato passare Lewis, sarebbe stato sicuramente penalizzato e non credo proprio che avrebbe tagliato il traguardo con un vantaggio di cinque secondi. Al tempo stesso, anche se ci fosse riuscito, non avremmo avuto alcuna garanzia che la penalità sarebbe stata di quella portata. Magari, avrebbero potuto aggiungere 10 secondi. Max è stato molto sportivo e ha fatto la cosa giusta”.

Infine, due parole sulla strategia. Non c’era modo di copiare quella della Mercedes, in maniera tale da coprirsi ed evitare l’undercut? “No, per niente. La Mercedes aveva un passo notevole e è stato possibile guadagnare un vantaggio tale da evitare l’undercut. Max non è mai riuscito ad avere più di due secondi su Lewis e loro hanno sfruttato al meglio questa situazione. Noi abbiamo potuto solo adattare la nostra strategia, con l’obiettivo di avere gomme più fresche nel finale. Ce l’abbiamo fatta, ma purtroppo Hamilton è stato in grado di resistere sino alla fine. Fa male perdere così, ma non per questo non dobbiamo dimenticare tutto il positivo emerso dal weekend.

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Foto: La Presse

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