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Formula 1
F1, le scuderie chiedono più giorni di test per il 2022, pensando anche alla rivoluzione tecnica
Tre giorni di test pre-stagionali sono troppo pochi per le scuderie di Formula Uno. Questo, in soldoni, è il riassunto delle parole di diversi team principal dopo le sessioni effettuate due settimane fa sul circuito di Sakhir dove, questa domenica, prenderà il via il Mondiale 2021. Stiamo vivendo in un momento particolare, sia a livello di pandemia, sia pensando al congelamento di larghe parti delle vetture. Per quest’anno la scelta è stata questa, ma per quanto riguarda il 2022?
Franz Tost, team principal di AlphaTauri e Otmar Szafnauer di Aston Martin, spingono per un ampliamento del programma dei test. “Occorrono più giorni ed una location adeguata alle richieste dei team, considerando anche l’introduzione del nuovo regolamento tecnico – spiega il numero uno del team di Faenza a motorsport.com – Sono sempre stato favorevole a provare in Bahrain o ad Abu Dhabi e credo che a Sakhir abbiamo trovato buone condizioni sabato e domenica, ma non venerdì pomeriggio, quando abbiamo trovato invece condizioni pessime”.
“Provare a Barcellona è piuttosto complicato in questa parte dell’anno, può essere bagnato e freddo – prosegue Tost – Non sono condizioni ottimali per la Formula 1. Nel corso della stagione ci riuniremo e decideremo. Il prossimo anno avremo nuove monoposto e non credo che avere 3 giorni di test possano essere sufficienti. Ma dobbiamo trovare un buon bilanciamento tra il numero di giorni di test e i costi, perché il 2022 sarà un anno piuttosto dispendioso dal punto di vista economico. Dunque dobbiamo considerare ogni fattore”.
Gli fa eco Otmar Szafnauer, numero uno di Aston Martin Racing: “Come dice Tost, nel 2022 avremo monoposto completamente nuove e dovremo considerare quanti giorni potremo sfruttare per provare il prossimo anno. Credo che 3 giorni fossero appropriati per quest’anno, considerando quanto accaduto nel 2020, con la pandemia e il congelamento di diverse parti delle monoposto in vista di questa stagione. E’ difficile poter prevedere quale sia il meteo nel corso dei test. A Sakhir abbiamo dovuto fare i conti con una tempesta di sabbia al pomeriggio, e non è certo stato ideale. Se si va a Barcellona si può trovare la pioggia e temperature molto basse. Per questo penso che sarà necessario riunirci e decidere il luogo più appropriato per fare i test nel 2022. Dovremo farlo nel corso della stagione”.
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Foto: LM-LPS/DPPI/Florent Gooden