Artistica
Ginnastica artistica, Enrico Casella: “L’Amanar? Un conto in allenamento, ma in gara… Si rischia di farsi male”
Torna Ginnasticomania, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo della ginnastica. Enrico Casella, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di ginnastica artistica femminile, è stato ospite ai nostri microfoni al termine della prima tappa della Serie A andata in scena al PalaRossini di Ancona.
Il bresciano si è soffermato sull’esecuzione del difficilissimo salto Amanar (due avvitamenti e mezzo) che alcune ragazze stanno provando in allenamento, ma non ancora in gara: “Allenarsi è un conto, farlo in gara è un altro. Sono salti che sono problematici, è insidioso per quanto riguarda l’arrivo. Lo facciamo in condizioni di sicurezza, non sono convinto che valga la pena, soprattutto perché se c’è un minimo di rischio per l’incolumità dell’atleta non ne vale mai la pena. L’infortunio può sempre arrivare, ma è meglio non andarselo a cercare. Quell’arrivo avanti al volteggio è pericoloso, è un arrivo cieco ed è un attimo, poi non sei più la stessa”.
Il tecnico prosegue: “Non abbiamo così tante ginnaste da poterci permettere il lusso di perderle. In più, non è etico. La scelta degli elementi deve essere fatta per poter essere integri. Una scelta oculata degli elementi può fare sì che si possa andare avanti, non dico come Vanessa Ferrari, ma insomma…“.
Alle Olimpiadi mancano meno di quattro mesi (23 luglio-8 agosto). L’aereo per Tokyo è sempre più vicino: “In questo periodo, tutto quello che riusciamo a fare è eccezionale. Dopo che passi tanti mesi rinchiuso e che non puoi fare niente, le Olimpiadi che saltano di un anno, le ragazze che cambiano, non è facile tenere la tensione giusta per allenarsi non potendo poi sfogare tutto in gara. È un po’ come sentirsi monchi. Ma andare alle Olimpiadi è esaltante. Queste cose vanno sempre gestite, nell’euforia e nella depressione bisogna sempre trovare la giusta misura“. Questo e molto altro, nella video intervista integrale.
LA VIDEO INTERVISTA AD ENRICO CASELLA
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