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Ciclismo

Giro di Catalogna 2021, assolo di Lennard Kamna a Manresa! Adam Yates sempre più vicino al trionfo

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Prima corsa dell’anno, e alla quinta tappa del Giro della Catalogna 2021, Lennard Kamna si regala una splendida vittoria in quel di Manresa. Il tedesco della Bora-hansgrohe si è reso protagonista di un valoroso attacco solitario a nove chilometri dalla conclusione, staccando nettamente i compagni di fuga che hanno caratterizzato la seconda parte della frazione odierna. Al secondo posto, a ben 39″, troviamo Ruben Guerreiro (EF Education Nippo), seguito a 42″ da Mikel Bizkarra (Euskaltel Euskadi). Giornata senza problemi per Adam Yates (Ineos Grenadiers), sempre più leader della corsa.

La giornata si è aperta con il ritiro forzato da parte dell’Equipo Kern Pharma, costretto a lasciare la corsa in seguito ad una doppia positività al Covid-19. Partita la tappa, si scatena subito la bagarre, e provano ad evadere tredici uomini: James Knox, Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), David de la Cruz (UAE Team Emirates), Ruben Guerreiro (EF Education Nippo), Elie Gesbert (Arkéa Samsic), Callum Scotson (Team BikeExchange), Gianluca Brambilla, Alexander Kamp (Trek-Segafredo), Marc Soler (Movistar), Wout Poels (Bahrain Victorius), Francois Bidard (AG2R Citroen Team), Sean Bennett (Qhubeka Assos), Omer Goldstein (Israel Start-Up Nation) e Antonio Jesus Soto (Euskaltel Euskadi).

Altri sei uomini si portano al loro inseguimento, ma il gruppo non sembra gradire. Davanti Cavagna prova a rilanciare, ma gli attaccanti vengono riassorbiti, mentre la strada inizia a salire. Ci provano in molti, ma la fuga non riesce proprio ad andare in porto, nemmeno sul GPM del Coll de Comiols. In discesa prova ad allungare di nuovo Cavagna con Matej Mohoric (Bahrain Victorius). Molto attive alle loro spalle Trek-Segafredo, Groupama-FDJ e Jumbo-Visma, il cui forcing riesce a spezzare letteralmente il gruppo, ma il primo troncone comprende comunque la maggior parte degli uomini di classifica.

Intanto davanti Thymen Arensman (Team DSM) e Ide Schelling (Bora-Hansgrohe) raggiungono Cavagna e Mohoric. Dietro di loro una quarantina di uomini al loro inseguimento. Il gruppo, guidato dalla Ineos Grenadiers si ritrova a 3′, gli inseguitori del quartetto a 1’30” quando mancano 120 km al traguardo. Alcuni contrattaccanti non ci stanno, e provano a riportarsi sulla testa della corsa. Stiamo parlando, ancora una volta, di Brambilla, De la Cruz, Goldstein, Soler, Knox, e poi Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) e Attila Valter (Groupama-FDJ). Il ricongiungimento avviene a 80 chilometri al termine, con dieci uomini al comando, anche se gli immediati inseguitori sono sempre più vicini, facilitati da un tratto in discesa.

A 50 chilometri dal traguardo, in un tratto di saliscendi, rilancia il francese Cavagna, che guadagna subito terreno. Dietro invece, i suoi ex nove compagni di fuga, vengono riacciuffati dai contrattaccanti, formando così un gruppetto di una cinquantina di uomini all’inseguimento del transalpino. Il plotone dei big invece, scivola a 4′ di ritardo. Prosegue senza sosta il tentativo di Cavagna, che rilancia nuovamente sul Port de Montserrat, ultimo GPM del giorno, mentre alcuni dei contrattaccanti perdono terreno, ed altro provano a riportarsi su di lui; in primis Sébastien Reichenbach (Groupama-FDJ) e Mikel Bizkarra (Euskaltel Euskadi).

In vista dello scollinamento Cavagna mostra chiari segni di cedimento, e viene riacciuffato dalla coppia. A 25 chilometri dalla fine però, gli inseguitori si riportano sui tre, formando un gruppetto di ventitré uomini al comando, che si preparano per la lotta di tappa. Scattano in sequenza proprio Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), Carlos Verona (Movistar) e Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). I contrattaccanti non ci stanno, li riprendono, ma tra continui saliscendi, Verona scatta di nuovo, come del resto Kamna e pure Guerreiro.

Ci provano nuovamente Kruijswijk, Gesbert, ma anche Rigoberto Uran (EF Education Nippo). L’affondo decisivo arriva a 9 chilometri dal traguardo, con lo scatto secco di Lennard Kamna. Dietro nessuno collabora, e il tedesco guadagna secondo dopo secondo. Dietro di lui ci sono soltanto Verona, Gesbert, Guerreiro, Bizkarra, e anche Dan Martin (Israel Start-Up Nation), ma partono troppo tardi. Il giovane teutonico vince tutto solo sul traguardo di Manresa con 39″ su Guerreiro e 42″ su Bizkarra, mentre Adam Yates mantiene la leadership.

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Foto: Lapresse

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