Formula 1

“La Mercedes è inguidabile”. Valtteri Bottas lancia l’allarme: degrado eccessivo delle gomme. Ma Hamilton…

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Valtteri Bottas si è duramente lamentato con il suo muretto durante le prove libere 2 del GP di Bahrain 2021, prima tappa del Mondiale F1. Il finlandese, quinto al termine della sessione con un ritardo di 0.371 da Max Verstappen (dopo che nella FP1 era stato secondo), ha palesato diverse criticità al volante della Mercedes e dopo l’inverno non ha ritrovato quella macchina che era abituata a dominare nella massima categoria automobilistica.

Valtteri Bottas non ha nascosto il suo disappunto e, durante un team radio nella parte conclusiva dell’ora di tempo a disposizione, ha sonoramente urlato: “La macchina è inguidabile”. Parole durissime, che in casa Mercedes non sono mai stati abituati a sentire nelle ultime sette stagioni, visto che hanno sempre dominato senza apparente difficoltà. Il pilota ha lanciato chiaramente l’allarme e sicuramente il team non potrà dormite sonni tranquilli.

Gli uomini di Toto Wolff dovranno ben pesare le parole della loro seconda guida, il quale ha notato un eccessivo degrado delle gomme sulla pista del Sakhir. Oggi c’erano temperature vicine ai 40 °C, domenica se ne prevedono circa 25 °C e soprattutto soffierà un vento fortissimo attorno ai 50 km/h che potrebbe portare molta sabbia in pista. L’appunto di Valtteri Bottas andrà tenuto seriamente in considerazione in vista delle qualifiche di domani e della gara in programma tra due giorni.

Nel frattempo, però, Lewis Hamilton ha risposto al compagno di squadra in pista. Il sette volte Campione del Mondo è soltanto terzo nella classifica dei tempi, attardato di 0.235 da Verstappen, ma ha palesato un buon passo gara e non ha esposto lamentale in team radio. Chi avrà ragione tra i due alfieri della Mercedes? Lo scopriremo domani durante il time-attack e soprattutto in gara, ma intanto le prime prove libere hanno evidenziato che la scuderia anglo-tedesca non è imbattibile e ha dei punti deboli. Verstappen vuole approfittarne.

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Foto: Lapresse

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