Lotta
Lotta, Andrea Minguzzi: “La Federazione cambia il regolamento nel modo sbagliato”
Nuova puntata di Strength2U, il programma dedicato alla forza fisica a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport. Ospite ai nostri microfoni, il campione olimpico di Pechino 2008 nella lotta greco-romana, Andrea Minguzzi. Una passione, quella di Andrea, che lo accompagna sin da quando era un bambino: “Sono figlio d’arte, mio padre era allenatore di lotta e aveva una piccola palestra vicino ad Imola. Ho masticato lotta sin dai primi passi, ho iniziato per gioco, poi sono cresciuto e sono diventato campione italiano nelle varie classi di età giovanile, poi sono passato nei seniores. Fino ai sedici anni sono stato in Nazionale, e poi ho fatto la prima Olimpiade nel 2004, ad Atene. Poi, sono entrato in Polizia e sono diventato professionista. Ho iniziato facendo lotta nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro e nel 2008 ho vinto l’Olimpiade”.
“L’emozione di quella giornata – continua Andrea, ricordando la vittoria olimpica – ha fatto da cornice alla gara migliore che ho affrontato nella mia carriera. Era la gara che dovevo vincere. Non sono arrivato da favorito, ma nel tempo ero cresciuto moltissimo, avendo anche conquistato medaglie europee per due anni di fila. Ero vincitore della maggior parte dei tornei, ero più osservato che favorito per la vittoria. Avevo anche avuto sfortuna nei sorteggi perché ho beccato tutti i più forti, ma ero in forma e sono riuscito ad arrivare all’oro”.
Da atleta ad allenatore, Minguzzi è comunque rimasto all’interno della sua grande passione. Quali sono le emozioni che si provano nel vedere i propri atleti andare in pedana? “Era più facile essere atleta – commenta – perché da atleta hai l’ansia da gestire. L’ansia fa parte del gioco, chi non la prova vuol dire che non tiene a ciò che sta facendo. Ma la puoi gestire perché sei tu a preparare il gioco. Io alleno soprattutto il settore giovanile, dall’angolo hai l’ansia ma sai che non sei tu quello che deve gestire l’incontro, solo consigliare. Quella da allenatore, è un’ansia con la speranza”.
I regolamenti, in questo mondo, sono in continua evoluzione. O meglio, seguendo il parere del campione, in involuzione. Il motivo? La necessità di rendere la lotta più televisiva: “Il regolamento è in continua evoluzione, ma in modo sbagliato. La Federazione, nel tentativo di far piacere il nostro sport, cerca sempre nuove modalità. Ma sarebbe meglio lasciarlo così, invece che cercare altri modi per renderlo più televisivo”.
Questo e molto altro, nella video intervista integrale.
LA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA MINGUZZI
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