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Masters1000 Miami, Jannik Sinner incanta e piega Khachanov dopo l’ennesima maratona
Una vittoria di carattere per Jannik Sinner nel terzo turno del Masters1000 di Miami. Il 19enne di San Candido si porta a casa un successo maestoso contro Karen Khachanov ed accede agli ottavi di finale sul cemento della Florida. Per la terza volta in tre confronti, quella fra i due è stata una partita combattutissima, chiusa per 4-6 7-6 6-4 dopo due ore e cinquanta minuti, in cui sono stati i momenti caldi a fare la differenza: l’azzurro vince soltanto due punti in più, 115 a 113, con numeri simili con le prime di servizio, ma quando gli scambi vanno oltre i cinque colpi, è spesso Jannik ad avere la meglio. Ora agli ottavi di finale uno tra Emil Ruusuvuori e Mikael Ymer.
Primo game subito fastidioso, concessa una palla break subito annullata. Secondo game combattutissimo, come è nella tradizione tra i due avversari: più di quindici minuti di scambi, sei palle break per Sinner annullate da Khachanov, ma alla settima il russo deve desistere. Ma la fatica si fa sentire nel gioco successivo, in cui l’altoatesino perde lucidità e servizio dopo aver concesso per cinque volte il proprio fianco, dopo 31 minuti sono stati giocati i primi tre game. Il primo gioco poco combattuto è il settimo, previo break di Khachanov e controbreak di Jannik, e il tassametro corre a cinquantadue minuti. È un braccio di ferro continuo, il sole picchia fortissimo sui due e purtroppo è l’azzurro, un po’ in crisi sul profilo fisico, il primo a mollare: poco brillante nel nono gioco, mentre Khachanov è più aggressivo in risposta, terzo break e primo set in porto per il russo dopo 69 minuti.
La seconda frazione viene giocata a ritmi leggermente più bassi da entrambi i tennisti: il sole non accenna a calare di intensità e anche Khachanov, che è un umano e non un robot, deve abbassare leggermente l’intensità del suo gioco. L’equilibrio permane, con i due contendenti che tengono costantemente il servizio, anche se è Sinner quello che soffre di più, salvandosi ogni volta con delle ottime prime di servizio e dei vincenti profondi. Dall’altra parte il russo si imposta in modalità macchina, offrendo soltanto due punti quando lo scambio parte dalla sua metà campo nonostante sia costretto ad utilizzare un po’ troppe seconde. Si arriva al tie-break e Sinner dà sfogo a tutte le sue energie, dominandolo letteralmente e mandando lo scontro al terzo set.
Un terzo set che sembrava effettivamente piuttosto telefonato, ricordando i due precedenti. Ma rispetto alle due ore precedenti, gli scambi si accorciano e i game continuano a essere piuttosto direzionati dalla parte del servizio. Khachanov non è più preciso come all’inizio con il rovescio lungolinea, ma la sua potenza di fuoco rimane immutata, mentre Jannik trova anche qualche interessante punto sotto rete. Ed è proprio a rete che l’azzurro svolta la frazione: dopo essere stato sotto 40-15 nel nono gioco arriva ai vantaggi e si prende una palla break, la prima dall’ottavo gioco del primo set, arrivando sulla palla corta del russo e mettendola dall’altra parte con una sensibilità pazzesca. Khachanov mette in rete il colpo successivo, dando a Jannik la chance di servire per il match, e l’azzurro, autore di un set ottimo al servizio (solo due punti concessi) conferma l’andazzo e, costringendo l’avversario all’errore, si prende gli ottavi di finale, con la consapevolezza che, qualunque sia il suo avversario, partirà con i favori del pronostico.
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Foto: LaPresse