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Masters1000 Miami 2021, Salvatore Caruso cede in due set a Uchiyama: brutto ko al primo turno dell’azzurro

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Esce subito di scena Salvatore Caruso (n.85 del mondo) nel Masters1000 di Miami. Sul cemento della Florida l’azzurro non esprime il suo miglior tennis ed evidentemente in ritardo di condizione viene sconfitto dal giapponese Yasutaka Uchiyama (n.110 ATP) che si è imposto meritamente sullo score di 6-3 6-4 in 1 ora e 37 minuti di partita. Nel secondo turno il nipponico affronterà la testa di serie n.5 del torneo Diego Schwartzman.

Nel primo set l’avvio è subito difficoltoso per il siciliano: la profondità di palla del nipponico è notevole e il timing sulla palla dell’italiano imperfetto. Il break arriva in malo modo, senza neanche realizzare un punto nel secondo gioco. Cerca di ricostruire i pezzi del puzzle il n.85 del mondo, riemergendo nel quinto game ai vantaggi. Sfortunatamente per lui la resa al servizio è altamente deficitaria: la palla viaggia troppo poco e il break del giapponese si tramuta nuovamente in realtà nel gioco successivo. Il nostro portacolori ha la chance di rientrare, ma le due palle break del settimo game non vengono concretizzate. Scampato il pericolo, il giapponese si aggiudica la frazione per 6-3.

Nel secondo set la musica non cambia e gli spostamenti di Caruso non sono dei migliori. Al contrario, la condizione fisica di Uchiyama è ottimale e i movimenti verso la palla sempre convincenti. Il break nel terzo game è la logica conseguenza. Tenta una reazione Caruso nel sesto game, creandosi una palla break, ma il servizio viene in soccorso del nipponico. Lo stesso non si può dire per l’italiano che concede un altro break nel gioco successivo. Il n.85 ATP, con le spalle al muro, annulla quattro match-point e tenta la rimonta disperata, ma è tardi. La partita vola via sul 6-4.

Uchiyama ha concluso con ben 7 ace contro l’unico dell’azzurro, il 74% dei quindici conquistati con la prima di servizio e il 50% di efficienza in risposta alla seconda in battuta del siciliano. Percentuali basse in tutti i fondamentali per l’italiano, con il 26% di punti conquistati in risposta alla prima del nipponico che parla chiaro.

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Foto: LaPresse

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