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Masters1000 Miami: il tabellone di Fabio Fognini. Pesa l’ostacolo Karatsev al terzo turno

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Fabio Fognini conserva alcuni dei ricordi più belli della carriera in quel di Miami. Nel Masters 1000 che, fin dal 1985, infiamma la Florida, il ligure ha infatti raggiunto la semifinale nel 2017, la prima e finora unica lontano da Montecarlo per quel che concerne la categoria massima di tornei a livello ATP (escludendo, dunque, gli Slam).

Facendo parte del novero delle prime 32 teste di serie all’interno del tabellone a 96, Fognini è esentato dalla necessità di disputare il primo turno. L’esordio, dunque, arriverà contro uno tra il moldavo Radu Albot e il promettente americano Sebastian Korda. Con Albot, possessore di un brillante rovescio a una mano, il suo bilancio è di 2-1, con l’unica vittoria del moldavo arrivata però proprio sul veloce (Indian Wells 2019). Non ha mai incontrato il figlio di Petr.

Un eventuale terzo turno lo porrebbe di fronte, con ogni probabilità, all’uomo del momento, il russo Aslan Karatsev, recentissimo vincitore dell’ATP 500 di Dubai. Non ci sono precedenti, e sono scarse le probabilità che uno tra il kazako Mikhail Kukushkin (vecchia conoscenza di Fognini, 3-3 nei precedenti anche se l’ATP ne rileva uno a modo suo) o il britannico Jack Draper (diciannovenne oltre i 300 del mondo beneficiario di una wild card e sostanzialmente nuovo del circuito maggiore) abbia chance di impensierirlo.

Nel caso in cui al numero 2 d’Italia riuscisse quella che, allo stato attuale delle cose, sarebbe un’impresa, non sarebbe improbabile una sfida agli ottavi con l’argentino Diego Schwartzman (1-1), che però in Florida non ha mai brillato neanche prima del cambio di location. Potrebbe esserci anche spazio, così, per uomini come il francese Adrian Mannarino (3-2) o il serbo Miomir Kecmanovic (scontro inedito). In quello spot c’è anche Salvatore Caruso, che con Fognini ha vissuto una recente schermaglia verbale a Melbourne.

Un eventuale quarto di finale, cosa che a quel punto non sarebbe impossibile, lo porterebbe con ogni probabilità di fronte al russo Andrey Rublev. Il bilancio è di 5-2 a favore dell’italiano, ma quasi tutti i precedenti sono arrivati nel 2019 o prima. Com’è noto, nel 2020 le cose sono cambiate, con l’esplosione repentina di Rublev sia prima che dopo il lockdown: in ATP Cup il successo è stato netto a favore del russo, per 6-1 6-2. E sebbene il suo tabellone gli proponga trappole varie, non è impossibile ipotizzarne un arrivo anche in finale.

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Foto: LaPresse

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