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Milano-Sanremo 2021, Julian Alaphilippe: “Non sono il super favorito. Cercherò di seguire Van der Poel”

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Mancano pochissime ore al via della tanto attesa Classicissima di Primavera: la 112esima edizione della Milano-Sanremo. Davanti a tutti spicca un golden trio formato dal vincitore uscente Wout van Aert, il fenomeno olandese Mathieu van der Poel, e il campione del mondo Julian Alaphilippe, andato a segno nel 2019. Quest’ultimo però, a detta sua, si ritiene l’ultimo dei tre, o più semplicemente il primo “papabile” dietro i due super favoriti. 

Reduce dalla Tirreno-Adriatico, come del resto i sui due primissimi avversari, il transalpino della Deceuninck-Quick Step, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia della Sanremo in un incontro online con i media“Ho fatto la mia settimana come volevo – ha affermato Alaphilippe – E’ stata difficile, ma sono stato davvero felice di aver vinto una bella tappa. Non ho svolto un ruolo da protagonista nella tappa di montagna per giocarmi la generale, quindi non avevo alcun interesse ad andare a tutto gas per la cronometro finale. Ero contento così. Non ho visto come hanno corsa i miei avversari, ero più concentrato su me stesso e su quello che dovevo fare. E sarà ancora così per sabato”.

“Sono tra i favoriti? Forse sì. Ma sono io il favorito? No, Wout van Aert e Mathieu van der Poel hanno più il ruolo di ultra-favoriti – ha proseguito il Moschettiere – Voglio esserci, avere buone gambe e fare bella figura in gara, poi vedremo dove mi porterà. Ma è sicuro che guardando gli ultimi giorni e le loro prestazioni, loro sono i grandi favoriti”. Un’edizione che, comunque vada, resterà impressa nella mente del campione del mondo, andato a segno su via Roma due anni fa: “Qualunque cosa accada, questa sarà una Milano-Sanremo che non dimenticherò mai perché indosso la maglia iridata – ha proseguito il francese – L’ho già vinta, quindi ora anche solo affrontarla con la maglia iridata sulla schiena, è un piacere e un onore. Sono davvero motivato e penso che assaporerò ogni chilometro”.

Alaphilippe non ricorda però ogni metro del finale, nonostante sia salito tre volte sul podio nelle sue quattro partecipazioni affrontate fino ad oggi: “Sarà molto importante stare davanti nella parte finale della Sanremo, ma ancora non riesco a ricordare bene la discesa del Poggio, perché ogni volta che lo faccio sono a blocco – ha confessato Alaphilippe – La Cipressa e il Poggio sono sempre molto importanti, ma per la discesa del Poggio, è come se chiudessi gli occhi. Ricordo solo le prime due curve e poi, anche per esperienza, non lo so”.

Ricordiamo che la stessa Deceuninck-Quick Step, oltre ad Alaphilippe, avrà due valide alternative come Sam Bennett e Davide Ballerini. Contestualmente, il campione del mondo di Imola 2020, sarà l’uomo più controllato da parte di Van Aert e Van der Poel, forse il corridore più in forma del momento, soprattutto dopo l’assolo alla Strade Bianche: “Se ho buone gambe vorrei provare a seguire Van der Poel, ma fa parte della tattica che dobbiamo discutere con la squadra – ha aggiunto Alaphilippe – Penso che avrò un ruolo importante ma lo avranno anche Sam, Davide e tutta la squadra. Alla fine sono le gambe a parlare in una gara così lunga. È sempre emozionante l’avvicinamento al Poggio, sperando di affrontarlo con buone gambe. Spesso è il momento chiave della gara e dopo non sai cosa possa succedere”.

Foto: Lapresse

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