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Milano-Sanremo 2021: l’estasi di Jasper Stuyven. Un ottimo corridore che ha trovato l’attacco giusto

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Nella Milano-Sanremo dei tre litiganti, a godere, alla fine, è stato Jasper Stuyven. Ventottenne della Trek-Segafredo, Stuyven è il più classico dei finisseur, nonché un ottimo corridore, il quale, anche in passato, era stato sovente protagonista nelle gare in linea più prestigiose. Il nativo di Lovanio, infatti, già prima d’oggi aveva un ottimo palmares e la Classicissima di Primavera, per lui, è stata la ciliegina sulla torta.

Nello specifico, Stuyven, è un habitué delle posizioni nobili delle classiche del nord. Nel 2016 aveva vinto la Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Anche in quel caso, peraltro, aveva centrato il successo anticipando le ruote veloci e giungendo al traguardo in solitaria. L’anno scorso, invece, Stuyven aveva fatto sua la Omloop Het Nieuwsblad, gara nella quale aveva superato il connazionale Yves Lampaert al termine di uno sprint a due.

Nelle corse in linea dalla lunghezza superiore ai 240 chilometri, prima d’oggi, non aveva mai alzato le braccia al cielo. Tuttavia, il belga è arrivato due volte in top-5 alla Parigi-Roubaix e nel 2017 si era anche giocato il successo nella Regina delle Classiche. Inoltre, nel 2018, probabilmente la sua miglior annata, era stato capace di piazzarsi in top-10 sia al Giro delle Fiandre che alla Milano-Sanremo.

Insomma, non parliamo certo di un improvvisato, ma, oggi, ha potuto godere anche in un aiuto inaspettato, quello del danese Soren Kragh Andersen. Il corridore della DSM, infatti, era andato a riprendere Stuyven, ma, inspiegabilmente, se lo è tenuto a ruota per tutto l’ultimo chilometro, senza nemmeno chiedere un cambio, permettendo così al belga di rifiatare e piazzare la zampata decisiva, a duecento metri dall’arrivo, con la quale è riuscito a respingere il ritorno di uno scatenato Caleb Ewan.

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Foto: Lapresse

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