Ciclismo
Milano-Sanremo 2021, l’occasione persa di Caleb Ewan. Secondo sul Poggio, era il più veloce. Ma Stuyven…
Jasper Stuyven è il re della Milano-Sanremo 2021 con enorme merito. L’uomo della Trek-Segafredo si è portato a casa la centododicesima edizione della Classicissima grazie al suo scatto da finisseur negli ultimi chilometri, subito dopo la fine della discesa del Poggio, battendo i grandi favoriti della vigilia Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Julian Alaphilippe. Ma sul traguardo di via Roma soltanto il leader della Jumbo-Visma ha accarezzato la vittoria, chiudendo la corsa al terzo posto preceduto da un velocista vero e proprio, che ha visto svanire per la seconda volta la possibilità di trionfare nella città dei fiori: Caleb Ewan si è dovuto nuovamente accontentare del secondo posto nella prima grande classica del ciclismo internazionale.
Tre anni fa il velocista australiano, allora in forza alla Mitchelton-Scott, dovette piegarsi al cospetto dell’azione di Vincenzo Nibali, che attaccò sulle ultime rampe del Poggio riuscendo a distanziare tutti gli avversari e ad arrivare da solo a Sanremo. Poco male per il piccolo sprinter, ai tempi non ancora 24enne, che poteva vantare già vittorie al Giro d’Italia e alla Vuelta a España: quel giorno non sarebbe stata l’ultima occasione in cui poter vincere la ‘Classica di Primavera’. Ma le edizioni 2019 e 2020 hanno seguito la tendenza di quella vinta dallo ‘Squalo’: Alaphilippe attacca sul Poggio e si porta dietro la minifuga che sarà decisiva al termine della corsa, lasciando Arnaud Demare nel 2016 a trionfare come ultimo velocista puro in uno sprint comprendente più di una trentina di corridori.
Proprio per questo, Ewan si era preparato a dovere per quest’edizione della Sanremo, cercando di essere più performante quando la strada si impenna. A dir la verità, non si è visto molto sulla Cipressa dove aveva perso qualche colpo assieme a molti altri sotto il lavoro della Ineos-Grenadiers che ha provato a fare corsa dura andando a 33 orari di media, ma la Lotto-Soudal si è schierata completamente al suo fianco decidendo di puntare tutto su di lui, forzando subito la mano e spingendo per un suo immediato rientro, dovuto anche alla sua condizione. Tutta un’altra storia sul Poggio: l’australiano è stato brillantissimo, mettendosi subito sulle posizioni di testa e scollinando addirittura in seconda posizione, tenendo il passo di Alaphilippe che, per il terzo anno consecutivo, ha rotto gli indugi negli ultimi dieci chilometri.
L’aussie ha tenuto benissimo le ruote dei migliori durante l’ultima ascesa, apparendo molto brillante anche quando Tom Pidcock, seguito da van Aert, si è messo in testa nel tratto in discesa provando a mettere alla frusta il gruppetto dei migliori. Per Ewan sembrava davvero un’occasione ghiotta per mettere in bacheca la sua prima Milano-Sanremo: al termine della discesa i tre favoritissimi van der Poel, van Aert ed Alaphilippe non sono riusciti a fare la differenza e Caleb Ewan, tra i diciassette in lizza per la vittoria, era nettamente il più veloce. Invece è arrivato l’attacco di Stuyven che ha sparigliato le carte, con il belga che è arrivato fino in fondo grazie anche alla mancata collaborazione nel gruppetto di inseguitori. Caleb Ewan, nonostante tutto, non ha rimpianti, come ha dichiarato al termine della corsa. La sua carriera è ancora lunga, ma trovarsi nel gruppetto buono per trionfare nella città dei fiori diventa sempre più difficile, con fenomeni come van der Poel, van Aert ed Alaphilippe.
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Foto: LaPresse