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MotoGP, Battistella: “Sto lavorando per il 2022 di Dovizioso. Con Aprilia c’è l’accordo per un test, ma la cosa finisce lì”

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Il Mondiale MotoGP 2021 è partito ufficialmente nell’ultimo weekend a Losail con il Gran Premio del Qatar, round inaugurale della stagione, senza due grandi protagonisti degli ultimi anni nella classe regina del Motomondiale. Stiamo parlando di Marc Marquez, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio, e di Andrea Dovizioso, rimasto di fatto senza una sella a disposizione per la stagione in corso dopo otto anni in Ducati.

È notizia di pochi giorni fa però l’accordo tra il forlivese e l’Aprilia per effettuare un test privato a Jerez de la Frontera dal 12 al 14 aprile. Il Dovi proverà quindi la nuova RS-GP21, che ha ben figurato sino a questo momento in quel di Losail tra test e weekend i gara tra le mani dello spagnolo Aleix Espargarò (8° in qualifica, 7° al traguardo).

Andrea girerà a Jerez con l’Apriliaconferma Stefano Battistella, manager di Dovizioso – Aveva voglia di tornare su una MotoGP,  di fare un po’ di chilometri, quindi ha accettato volentieri l’invito di Aprilia, ma per ora la cosa finisce lì. Poi vediamo se ci sarà un altro test, per adesso abbiamo parlato solo di questo. Vediamo intanto cosa ne pensa, e se gli tornerà un po’ di voglia di correre. In realtà penso che la voglia di correre Dovi ce l’abbia. Sto lavorando per il 2022. Wild card? Al momento non ne abbiamo proprio discusso”.

“Sicuramente si è visto un grande sforzo da parte degli ingegneri Aprilia nello sviluppo della moto – prosegue Battistella ai microfoni di Sky – Qui in Qatar sono andati forte, sia nei test che finora in questo weekend. Era una cosa che era successa anche l’anno scorso. C’è da dire che l’anno scorso la moto non ha fatto vedere tutto il suo potenziale per una serie di fattori, quindi il giudizio non è assolutamente negativo sulla moto, come non lo era neanche l’anno scorso. E’ chiaro che il fatto che una moto vada forte durante i test, il pilota lo guarda in maniera positiva. Se fossero andati piano sarebbe stato sicuramente diverso“.

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Foto: Lapresse

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