MotoGP

MotoGP, quando torna Marc Marquez: ipotesi e chance di vincere il Mondiale

Pubblicato

il

La notizia è nota: Marc Márquez è tornato in pista. La caduta di Jerez de la Frontera (Spagna), le tre operazioni al braccio destro e l’infezione annessa avevano alimentato dubbi e perplessità circa la carriera dell’otto volte iridato. Il Re della MotoGP non ci sta a cedere lo scettro come nel 2020 e l’intenzione è quella di tornare e di dimostrare di essere il migliore.

Márquez aveva annunciato negli ultimi giorni che avrebbe ripreso la sua attività in moto gradualmente, guidando una 600cc e una 1000cc prima di tornare in MotoGP. A dar forza alle ambizioni di Marc è arrivato il via libera dei medici in riferimento all’avvenuta guarigione ossea della frattura citata che lo ha fatto penare per quasi un anno. La presa di contatto con la sella di una bike Bucci è stato vicino casa sua, sul circuito di Alcarrás, non troppo distante da Cervera.

Il Mondiale di MotoGP prenderà il via il 28 marzo a Losail (Qatar) ed è stato già confermato che a prescindere dalla possibilità di gareggiare il fuoriclasse spagnolo sarà in terra qatariana per sottoporsi al vaccino, valutando poi se sarà in condizione di guidare la Honda già dal primo round o posteriormente. La domanda delle domande è: che Márquez ritroveremo?

E’ convinzione da parte di tutti gli addetti ai lavori che in caso di ripresa a pieno regime il n.93 sia il più forte. La sua continuità di rendimento e la conclamata velocità sono stati fattori che lo hanno portato a raggiungere traguardi ragguardevoli. Tuttavia è da capire se Marc sarà in grado di esprimere se stesso sui suoi standard più alti, dal momento che l’impressione è che il livello con la sua assenza si sia alzato tra la concorrenza. Sia dal punto di vista tecnico che umano tanto è stato fatto dai competitors e il contesto che l’iberico ritroverà potrebbe essere diverso da quello lasciato.

La pista scioglierà tutti i dubbi, ma si può essere certi che il recupero di Marc sia una buona notizia per l’intera categoria.

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version