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MotoGP, Test Losail: i promossi e bocciati. Yamaha e Ducati sugli scudi, sorprendono i fratelli Espargarò, KTM da rivedere

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Si sono ufficialmente conclusi i test pre-stagionali di Losail (Qatar) dedicati alla MotoGP. Dopo cinque giorni di lavoro intenso (anche se nell’ultimo la sabbia ha ampiamente rovinato i piani) è quindi tempo di iniziare a fare i primi bilanci di team e piloti della classe regina, che si preparano per il via ufficiale della propria stagione, che si terrà nel weekend del 28 marzo sullo stesso tracciato qatariota. Se la Suzuki ha preferito non forzare (andrebbe inserita nella categoria dei “rivedibili”) dall’alto della sua solidissima base del 2020, tutti gli altri marchi hanno fatto vedere parecchio nel deserto vicino a Doha. Andiamo ad analizzare chi esce meglio, e chi peggio, dal primo antipasto stagionale.

I PROMOSSI

Il team Yamaha ufficiale: ancora più che il team Petronas (che, con Franco Morbidelli e Valentino Rossi, comunque ha fatto capire di essere sulla buona strada), non possiamo non annoverare la squadra numero uno di Iwata. Maverick Vinales e Fabio Quartararo hanno dimostrato di essere davvero in grande spolvero nel corso di questi test. Giorno dopo giorno hanno messo in mostra una crescita importante con tempi sul giro eccellenti e, soprattutto, un passo veramente impressionante. Entrambi arrivano da un 2020 deludentissimo, nonostante le premesse. Saranno chiamati alla riscossa. La M1 sembra esserci, ora starà a loro fare la differenza.

Ducati: i test di Losail hanno regalato certezze importanti alla scuderia di Borgo Panigale. I piloti, infatti, escono tutti da questa prima fase pre-stagionale con un morale decisamente puntato verso il sereno. I problemi delle scorse annate, frenata e conduzione di curva, sembrano essere state condotte nella giusta direzione grazie anche al nuovo telaio. Con questa modifica, infatti, sin dai primi chilometri, i piloti si sono trovati a proprio agio con la moto, ed i risultati si sono visti immediatamente. Le prestazioni hanno confermato che il lavoro sia andato nella giusta direzione. Ora non rimarrà che confermarlo anche in pista.

Pol Espargarò: il nuovo pilota della Honda ha dimostrato di avere già creato un buon feeling con una moto mai semplice da gestire. Il colosso nipponico sembra avere allestito un mezzo di primo livello (sempre in attesa di Marc Marquez, ovviamente) ma l’ex KTM ha sempre dimostrato di poter stare lassù, e ora la stagione potrà dargli conferme importanti.

Aleix Espargarò: anche il secondo fratello chiude i test con il sorriso sulle labbra. Nonostante una moto che ha ancora diversi aspetti da migliorare, soprattutto pensando all’ottica gara, sul giro secco sembra davvero avere mosso passi in avanti importanti. Un buon sabato in qualifica potrebbe essere il viatico giusto per GP meno sofferti.

I BOCCIATI

KTM: più che bocciato il team austriaco si potrebbe dire “da rivalutare in piste più consone”. Se, come si è visto un anno fa, la moto sa sempre essere maneggevole, in questa occasione ha confermato come manchi ancora qualcosa a livello di potenza pura. E Losail è uno dei posti peggiori sotto questo punto di vista.

Jorge Martin e Lorenzo Savadori: al momento appaiono ancora molto indietro sulla tabella di marcia. Il portacolori del team Ducati Pramac, e quello di Aprilia, fino ad ora hanno visto con il binocolo sia il gruppo dei migliori, sia i rispettivi compagni di squadra. Servirà tanto lavoro per colmare il gap.

Credit: MotoGP.com Press

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