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MotoGP, Valentino Rossi dalla padella alla brace. Squadra diversa, stessi problemi con la Yamaha

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Una situazione un po’ “gattopardiana”. Valentino Rossi si aspettava sicuramente un esordio iridato diverso dal 12° posto sul tracciato di Losail (Qatar). Nella prima uscita stagionale del campionato di MotoGP la quarta piazza nelle qualifiche aveva un po’ illuso e in gara alcune criticità sono emerse e, purtroppo per il “Dottore”, sono le stesse patite negli ultimi anni.

Di cosa parliamo? Gestione delle gomme. Il degrado degli pneumatici non è stato ideale, per usare un eufemismo, e Valentino si è trovato a guidare sulle uova dopo pochi giri. Pertanto, il riscontro finale è frutto soprattutto di tale problematica. Il nodo della questione è appurarne le motivazioni perché per un Rossi in difficoltà, c’è un Maverick Vinales che vince in maniera trionfale e sempre su Yamaha ha conquistato i 25 punti.

E quindi? Si potrebbe pensare in prima battuta a un lavoro di messa a punto non adeguato, che ha avuto delle ripercussioni negative sul comportamento delle mescole in corsa. Un aspetto, come detto, non nuovo per quanto riguarda il “46”, se confrontato a quanto fatto da Maverick nel caso specifico.

In secondo luogo, alcuni addetti ai lavori hanno parlato di stile di guida. In buona sostanza, lo sviluppo della Yamaha e le scelte tecniche della casa di Iwata potrebbero andare nella direzione di chi nel Team Factory detta la linea. Valentino, in una squadra clienti, si trova dunque a doversi adattare in tutti i sensi a qualcosa che non rientra nelle sue caratteristiche? Per rispondere a questa domanda serviranno sicuramente più gare, ma il timore è che per cambiando l’ordine degli addendi la somma non sia mutata.

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Credit: MotoGP.com Press

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