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MotoGP, Valentino Rossi e la caccia ai record. L’obiettivo dei 200 podi e il sogno delle 90 vittorie

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Mancano letteralmente pochi giorni all’inizio dell’edizione 2021 del Motomondiale, il cui primo semaforo si spegnerà domenica a Losail, in Qatar. Quella ormai alle porte sarà la ventiseiesima stagione di attività per Valentino Rossi, che nonostante i 42 anni sarà ancora in pista a lottare con piloti che non erano neppure nati quando lui già si affermava a livello internazionale. Basti pensare che il campione in carica della MotoGP, Joan Mir, è venuto al mondo lunedì 1° settembre 1997, ovvero il giorno dopo la domenica in cui il Dottore vinse matematicamente il titolo iridato della 125cc! Ovviamente, il veterano di Tavullia detiene già una serie di record che potrebbero essere migliorati nei prossimi mesi, senza dimenticare come VR46 abbia l’opportunità di stabilire nuovi primati nel corso di quella che sarà la sua ventiduesima stagione nella classe regina.

Partiamo proprio dalla top class, perché la prima pietra miliare a venire in mente è quella relativa ai podi. Ovviamente, Rossi è il pilota che ne vanta di più in assoluto nella storia della 500cc/MotoGP, avendone raccolti ben 199. L’obiettivo è quindi quello di diventare il primo uomo a toccare quota 200. Il traguardo appariva a portata di mano già nel 2020, ma qualche caduta di troppo e il fatto di aver contratto il Covid-19 in autunno hanno impedito a Valentino di raggiungere il fatidico doppio centone. Dunque, ogni gara sarà buona per provarci.

Peraltro l’eventuale 200° podio significherebbe al tempo stesso allungare la striscia di stagioni con un piazzamento nelle prime tre posizioni. In tal senso il Dottore non ha mai mancato l’appuntamento da quando ha esordito nel 2000, instaurando una sequenza record di 21 annate consecutive con almeno una top-three! Il fuoriclasse di Tavullia cerca la cifra tonda anche sulle vittorie, in quanto al momento siamo a 89. Quanto è lontano il successo numero 90? Forse più di quanto non si creda, perché se negli ultimi anni i podi non sono mai mancati, l’ultima affermazione risale invece al giugno del 2017. Bisogna essere realisti e ammettere che potrebbe non essere semplicissimo passare nuovamente per primo sotto la bandiera a scacchi. Comunque, mai dire mai.

Chiaramente, alla luce della carta d’identità di Rossi, viene spontaneo chiedersi se vi possano essere “record di anzianità” a portata di mano. Ebbene sì, in linea teorica Valentino ha la possibilità di diventare il centauro più stagionato a realizzare una pole position. Attualmente questo ruolo spetta all’australiano Jack Findlay, che firmò la pole nel Tourist Trophy del 1974 all’età di 39 anni e 121 giorni. Rossi potrebbe quindi diventare il primo over-40 a scattare davanti a tutti in una gara della classe regina. Ci sarà bisogno di un’impresa, perché sotto questo aspetto vale più o meno lo stesso discorso fatto per le vittorie. L’ultima pole position del Dottore risale al 3 giugno 2018. È invece distante il record di anzianità relativo alle vittorie, in quanto nel 1953 il britannico Fergus Anderson si impose nel GP di Spagna alla veneranda età di 44 anni e 237 giorni! Si tratta, pertanto, di un primato battibile dal veterano di Tavullia solo a partire dalla fine della stagione 2023!

Diverso il discorso dei “record di longevità”, che Rossi già detiene e sarebbero tutti migliorabili in questo 2021.
Maggior intervallo temporale tra la prima e l’ultima vittoria, attualmente 16 anni e 355 giorni.
Maggior intervallo temporale tra prima e ultima pole position, attualmente 17 anni e 46 giorni.
Maggior intervallo temporale tra il primo e l’ultimo podio, attualmente 20 anni e 87 giorni.

Infine, guardando invece ai primati tout-court del motomondiale, c’è sempre il sogno di raggiungere le 122 vittorie di Agostini. Attualmente Valentino è a quota 115, dunque gliene mancano sette per pareggiare il conto con Ago. Il compito appare proibitivo, soprattutto perché il Dottore nell’ultimo decennio ha collezionato 10 successi, di cui sette concentrati nel biennio 2014-2015. Vedremo quale sarà la competitività di Rossi nel 2021 e soprattutto se deciderà di porre fine alla sua avventura a novembre, oppure di proseguire anche nel 2022. Prima o poi la sua carriera da pilota arriverà al suo epilogo, ma è un mantra che si ripete da tempo…

Per la cronaca, i “record di longevità” sono ancora più impressionati se si guarda al Motomondiale all-inclusive, tenendo in considerazione, quindi, anche la 125cc e la 250cc.
Maggior intervallo temporale tra la prima e l’ultima vittoria, attualmente 20 anni e 311 giorni.
Maggior intervallo temporale tra prima e ultima pole position, attualmente 21 anni e 288 giorni.
Maggior intervallo temporale tra il primo e l’ultimo podio, attualmente 23 anni e 356 giorni.

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Foto: MotoGP.com Press

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