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NASCAR, un inedito Bristol sterrato accoglie la Cup Series

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Dopo il primo dei due appuntamenti previsti in quel di Atlanta (Georgia), la NASCAR Cup Series si appresta a disputare un evento storico. Per la prima volta nell’era moderna della categoria i protagonisti della seguitissima serie americana si sfideranno su un ovale sterrato.
La location scelta è un’icona del campionato: il Bristol Motor Speedway.

Il ‘Colosseo’ della NASCAR, sede annualmente di due competizioni, una di queste valide per i Playoffs, è stato trasformato in un circuito sterrato, una cosa mai accaduta nella storia dell’impianto che accoglie la principale delle tre serie nazionali dal 1961.

Non è la prima volta che accade di vedere delle Cup Series sfidarsi in questi atipici circuiti, non conosciuti da noi europei, ma molto diffusi negli USA e non solo. Ricordiamo infatti le moltissime realtà presenti in tutto il North America, un panorama ampissimo che settimanalmente si da battaglia tra la terra. Dobbiamo risalire al 1970 per ritrovare l’ultima competizione dirt della NASCAR, svolta in North Carolina e vinta dal ‘King’ Richard Petty.

Negli ultimi anni sono molti coloro che hanno spinto per un ritorno della categoria sullo sterrato, ma il progetto non si è mai concretizzato. Nelle scorse stagioni si sono disputate alcune sfide di questo genere nella NASCAR Truck Series, protagonista nella terra di Eldora (Ohio).
I piloti della Cup Series, in via eccezionale, svolgeranno delle prove libere per abituarsi alla nuova condizione ed effettueranno quattro competizioni sprint che determineranno la griglia di partenza.

Alcuni degli iscritti alla corsa di domenica gareggeranno anche nella Truck Series sabato notte per ‘allenarsi’ all’evento principale, mentre altri hanno preso parte ad alcune competizioni che si sono svolte in settimana a Bristol, prove valide per delle speciali categorie che corrono esclusivamente su terra.

Partendo dal presupposto che tutti potrebbero imporsi in una gara così speciale, i favoriti d’obbligo per la manifestazione che ci apprestiamo a vivere sono due: Kyle Larson e Christopher Bell.
Entrambi hanno il favore del pronostico vista la loro lunghissima partentesi sterrata che ha preceduto l’ingresso nel panorama della NASCAR.

Larson, in particolare, ha dato spettacolo sulla terra nel 2020 dopo l’espulsione dalla Cup Series in seguito ad un epiteto razziale utilizzato in una corsa virtuale.
Il californiano, dopo aver corso le prime quattro prove del campionato, ha continuato il 2020 nel mondo dirt in cui ha iniziato subito a vincere. Il #5 di Hendrick Motorsport si è imposto in più di 40 prove, una costanza incredibile che lo ha rilanciato nella Cup Series.

Larson, vincitore in quel di Las Vegas, è dunque uno dei piloti da battere insieme a Christopher Bell, primo nel road course di Daytona lo scorso febbraio. Il #20 del Joe Gibbs Racing vanta una lunga esperienza sullo sterrato, un notevole vantaggio che potrà sfruttare nel 250 giri previsti nel mitico impianto che sorge nello Stato del Tennesse.

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Foto: LaPresse

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