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NBA trade deadline 2021, tutti gli scambi: Aaron Gordon vola a Denver, Oladipo passa agli Heat

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Ieri era il giorno della trade dealine, ovvero l’ultimo termine disponibile, per le squadre NBA, per scambiarsi i giocatori tra loro. Alle 20.00, ora italiana, si è ufficialmente chiuso il mercato riguardante quelle che gli statunitensi, appunto, chiamano trade. Sarà ancora possibile, invece, per le franchigie, firmare i giocatori senza contratto.

Come accade ogni anno, nelle ore che precedono la deadline ci sono stati diversi movimenti di mercato. Ad aprire le danze sono stati gli Orlando Magic, grandi protagonisti della giornata, che hanno scambiato la loro stella, Nikola Vucevic, insieme ad al Al-Farouq Aminu, ai Chicago Bulls. Il sodalizio dell’Illinois, invece, ha mandato a Orlando Wendell Carter Jr, Otto Porter e due prime scelte, ovvero quella del 2021 (protetta in top-4) e quella del 2023.

Il movimento che più sposta gli equilibri della lega, probabilmente, è stato quello che ha coinvolto Aaron Gordon, il quale è volato dagli Orlando Magic ai Denver Nuggets, sodalizio che con il suo arrivo si candida prepotentemente e nuovamente a rivale numero uno dei Los Angeles Lakers a Ovest. L’ala statunitense è approdata in Colorado insieme a Gary Clark e in cambio di Gary Harris, RJ Hampton e una prima scelta protetta in top-5 del 2025. I Nuggets, peraltro, poche ore prima avevano preso anche JaVale McGee dai Cleveland Cavaliers mandando in Ohio Isaiah Hartenstein e due seconde scelte.

I Magic hanno concluso la loro giornata all’insegna del rebuilding scambiando anche Evan Fournier ai Boston Celtics per due prime scelte. Tornando all’ovest, invece, si sono rinforzati anche i Portland Trail Blazers, i quali hanno acquisito Norman Powell dai Toronto Raptors in cambio di Gary Trent Jr. e Rodney Hood. Si sono mossi pure i Los Angeles Clippers che hanno mandato Lou Williams e due seconde scelte agli Atlanta Hawks e hanno ricevuto Rajon Rondo, giocatore che, solitamente, tende a migliorare il proprio rendimento ai playoff.

Nella Eastern Conference, l’assoluta regina del mercato è stata Miami. Gli Heat hanno preso Victor Oladipo dagli Houston Rockets in cambio di Avery Bradley, Kelly Olynyk e uno swap (scambio di scelte) al draft del 2022. Il sodalizio guidato da Pat Riley, inoltre, ha acquisito Nemanja Bjelica dai Sacramento King per Moe Harkless e Chris Silva. Infine, Miami è data molto vicina anche a Lamarcus Aldridge, il quale ha rescisso il suo contratto con i San Antonio Spurs dopo la deadline.

Il rinforzo per il backcourt dei Philadelphia 76ers si chiama George Hill, il quale è arrivato grazie a una trade a tre che ha coinvolto Oklahoma City Thunder e New York Knicks. I 76ers, oltre a Hill, hanno preso anche Iggy Brazdeikis, mentre i Thunder hanno ricevuto Tony Bradley, Austin Rivers e due seconde scelte e i Knicks hanno acquisito Terrence Ferguson. I Toronto Raptors non hanno mosso Kyle Lowry, come sembrava dovessero fare in un primo momento, e si sono limitati a scambiare Powell e a mandare Terrence Davis ai Kings per una seconda scelta e Matt Thomas ai Jazz sempre per una seconda scelta.

C’è stato spazio, oltretutto, per un altra trade a tre, la quale ha coinvolto i Chicago Bulls, che hanno preso Tony Brown Jr, Daniel Theis e Javonte Green, gli Washington Wizards, che hanno ricevuto Chandler Hutchinson e Daniel Gafford, e i Boston Celtics, i quali hanno aggiunto al roster Moe Wagner e Luke Kornet. Si sono limitati a un movimento minore, invece, i San Antonio Spurs, i quali hanno preso Marquese Chriss dai Golden State Warriors.

Come già avevamo riportato, inoltre, Niccolò Melli e JJ Redick sono passati dai New Orleans Pelicans a Dallas in cambio di James Johnson, Wes Iwundu e una seconda scelta. C’è stato, poi, un altro movimento che ha riguardato, seppur non direttamente, un giocatore italiano: si tratta del passaggio di Brad Wanamaker dai Golden State Warriors agli Charlotte Hornets. L’addio di Wanamaker ai californiani apre nuovi spazi, nelle rotazioni, per Nico Mannion.

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Foto: Lapresse

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