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New Zealand ha ricevuto la sfida per la prossima America’s Cup! Ineos per ora non svelata…

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Abbiamo ricevuto una sfida per la 37ma America’s Cup“. L’annuncio ufficiale, asciutto e solenne, arriva per bocca di Hayden Porter, general manager del Royal New Zealand Yacht Squadron, che ha appena vinto la Coppa America grazie ad Emirates Team New Zealand. Non appena Peter Burling e compagni hanno vinto la gara-10 contro Luna Rossa, chiudendo la serie per 7-3, il Defender ha ricevuto il guanto di sfida.

Lo stesso Porter non ha voluto ufficialmente fornire ulteriori particolari durante la sua dichiarazione rilasciata ai microfoni di Newstalk ZB: “Ci sono ancora molti dettagli da definire, le discussioni andranno avanti per i prossimi giorni, settimane e mesi. Tutti i dettagli verranno rivelati prossimamente“. Non è un mistero che il Challenger of Record sia verosimilmente il Royal Yacht Squadron del Regno Unito.

Il commodoro James Sheldon del sodalizio londinese è stato avvistato ad Auckland e sembra praticamente certo che saranno i britannici di Ineos Uk a sedersi al tavolo con Team New Zealand per definire le regole della prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo. Aspettiamo chiaramente tutte le ufficialità del caso e soprattutto alcune informazioni di primaria importanza.

Dove, come e quando si disputerà la prossima edizione della America’s Cup? Stando alle ultimissime indiscrezioni, riportate da Newstalk ZB e NZ Herald, ci sono due ipotesi al vaglio. La prima parla di una difesa tradizionale del titolo nel 2023/2024 (ma si vociferava anche di 2025), con un torneo degli sfidanti e in una località da definire (non è detto che sia Auckland, New Zealand sta cercando lidi più floridi e i petrodollari del Medio Oriente sembrano essere particolarmente interessanti). La seconda è clamorosa: scontro diretto tra Kiwi e Ineos già nel 2022, presso l’Isola di Wight (Gran Bretagna), proprio dove la Coppa delle 100 Ghinee nacque nel lontanissimo 1851. Questa seconda opzione sembra non prevedere la presenza di altri sfidanti.

Registriamo dunque il guanto di sfida presentato formalmente a champagne appena stappato e il rispetto di una tradizione ormai secolare, ovvero quella del Defender che riceve un invito sportivo da un Challenger, stringendo un accordo tra galantuomini. Anche questo è il fascino di una competizione davvero unica nel suo genere, rimasta ancorata in una tradizione quasi anacronistica e per questo così romantica. Semplicemente è un evento che scalda i cuori anche di chi non segue assiduamente la vela. Se ne riparlerà nelle prossime settimane, quando avremo il quadro della situazione un po’ più definito.

Foto: Lapresse

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