Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Nuoto
Nuoto, Assoluti 2021: quante carte olimpiche azzurre usciranno da Riccione? Le possibilità gara per gara
I Campionati Italiani di Riccione sono alle porte ed in questi quattro giorni proseguirà (ma non si completerà) il lunghissimo percorso per formare la squadra che il dt Cesare Butini porterà a Tokyo per i Giochi Olimpici. Un percorso iniziato addirittura un anno e quattro mesi fa con la qualificazione agli Invernali 2019 di Paltrinieri, Quadarella, Panziera e Martinenghi e proseguito nel novembre scorso quando il dt Butini annunciò la lista dei qualificati di ufficio in seguito al cluster di Covid di Lignano che coinvolse gran parte del gruppo in ritiro in Lombardia: Detti, De Tullio, Caramignoli e Burdisso. A loro si sono aggiunti agli Invernali del dicembre 2020 Ceccon e Pilato.
Da non dimenticare che sono già qualificate per Tokyo ben quattro staffette azzurre: 4X100 sl maschile, 4×100 mista mista, 4×200 sl maschile, 4×100 mista femminile. In questi giorni si cercherà di aggiungere (ma dovrebbe essere poco più di una formalità) la 4×100 mista maschile, mentre molto più complicato sarà qualificare la 4×100 stile libero femminile.
L’obiettivo al momento è quantomeno raddoppiare il contingente attuale, formato da 10 atleti, per le gare individuali, in attesa delle integrazioni che quest’anno più che mai saranno ammesse vista la situazione contingente e le qualificazioni per le varie staffette che si completeranno al Sette Colli a giugno.
Vediamo, dunque, gara per gara, quali sono le possibilità di qualificazione a Tokyo degli atleti italiani, aggiungendo da una a tre stellette ai protagonisti più attesi in base alle loro possibilità sulla carta, nella speranza che altri atleti si possano inserire nella lotta per il titolo e per la qualificazione. Da segnalare che i risultati ottenuti a Riccione varranno anche come qualificazione agli Europei in programma a maggio a Budapest e agli Europei juniores in programma a inizio luglio a Roma.
DONNE
50 STILE LIBERO. Tempo limite 24”69. Silvia Di Pietro*, Costanza Cocconcelli*. La velocità femminile è la specialità che più sta soffrendo in questa fase. Silvia Di Pietro è probabilmente l’unica atleta in grado di strappare oggi il pass per Tokyo, mentre da Costanza Cocconcelli si attende un buon riscontro cronometrico che ne certifichi un’ulteriore crescita dopo l’exploit che la portò a partecipare agli Europei di Glasgow.
100 STILE LIBERO. Tempo limite 53”66. Federica Pellegrini**, Silvia Di Pietro*. Federica Pellegrini è apparsa già in gran spolvero la settimana scorsa a Marsiglia su questa specialità, nuotando il suo settimo tempo all time. Si può fare. Più dura per Silvia Di Pietro che cercherà un buon tempo per provare a qualificare una 4×100 che, dopo i fasti di qualche anno fa, cerca di rientrare dalla porta di servizio per la qualificazione a Tokyo 2021.
200 STILE LIBERO. Tempo limite 1’56”99. Federica Pellegrini***. Sulla carta una formalità, anche perché la Divina, da campionessa del mondo e contagiata ad ottobre, era già stata inserita nelle liste di qualificazione. Lei vuole però certificare questa sua ottava presenza olimpica con un risultato di spessore (il tempo limite è ampiamente alla sua portata) che funzioni anche da messaggio chiaro a tutte le rivali che si troverà di fronte a Tokyo.
400 STILE LIBERO. Tempo limite 4’06”29. Simona Quadarella**. Non è la gara in cui la mezzofondista romana sarà chiamata ad esprimersi al meglio a Tokyo ma, da campionessa europea in vasca corta e vasca lunga in carica, Simona Quadarella potrebbe provarci anche qui e poi decidere strada facendo il da farsi.
800 STILE LIBERO. Tempo limite 8’25”99. Simona Quadarella***, Martina Caramignoli**, Giulia Salin*. In realtà le prime due sono già qualificate per Tokyo ma vorranno certificare anche la loro presenza nella gara che fino a Rio era la più lunga del programma femminile. La giovane Giulia Salin, se sarà al livello di quella vista lo scorso anno al Sette Colli, proverà ad attaccarsi al treno e a non staccarsi fino al traguardo. Impresa titanica ma non impossibile.
1500 STILE LIBERO. Per questa gara sono già qualificate a Tokyo 2021 Simona Quadarella e Martina Caramignoli che si daranno battaglia in una sfida che potrebbe ripetersi in finale a Tokyo.
50 DORSO. Non è specialità olimpica e di solito è territorio esclusivo negli ultimi anni di Silvia Scalia anche se stanno crescendo alcune giovani interessanti come D’Innocenzo, Pasquino, Gastaldi, Gorlier e Gaetani che a Riccione proveranno a fare il salto di qualità.
100 DORSO. Tempo limite 59”69. Margherita Panziera** Silvia Scalia*, Carlotta Zofkova*. Due atlete in attività hanno fatto segnare negli ultimi tre anni questo tempo che, bisogna dirlo, può valere, oggi, un posto sicuro in semifinale olimpica ma l’impressione è che per la finale potrebbe non bastare. Margherita Panziera con una certa continuità si è avvicinata a questo crono e proverà a raggiungere un riscontro cronometrico importante visto che può affrontare i 200 con relativa tranquillità. L’altra è Carlotta Zofkova, che però non scende sotto il minuto da Glasgow 2018, quando portò a casa uno splendido bronzo e dovrebbe tirare giù di botto un secondo dal suo personale stagionale dello scorso anno. Ci proverà Silvia Scalia: anche lei ha lavorato per riuscire ad essere al meglio in questa specialità e magari ritagliarsi un posto nella staffetta mista, ma c’è da migliorare di cinque decimi.
200 DORSO. Tempo limite 2’08”59. Non ci sono atlete italiane, oltre alla già qualificata e favoritissima per Riccione Margherita Panziera, in grado sulla carta di avvicinare questo tempo limite. Gli occhi sono puntati sulle giovanissime Cenci, Gaetani e D’Innocenzo, ma l’impressione è che il loro ciclo olimpico possa essere quello di Parigi 2024.
50 RANA. Specialità non olimpica. Bella battaglia tra Benedetta Pilato e Martina Carraro che potrebbero combattere a livello di record italiano e, di conseguenza, europeo. Una delle sfide più spettacolari dei campionati.
100 RANA. Tempo limite 1’06”99. Martina Carraro*** Doveva essere la gara delle gare ma, con Benedetta Pilato già qualificata e Arianna Castiglioni fuori causa per Covid, resta solo da capire se Martina Carraro confermerà quanto di buono fatto vedere nelle scorse settimane e farà segnare il limite ampiamente alla sua portata. L’impressione, comunque, è che se più avanti Arianna Castiglioni riuscirà ad ottenere il tempo limite, Cesare Butini possa portare tutte e tre le atlete a Tokyo, giocando la carta della staffetta mista.
200 RANA. Tempo limite 2’23”99. Francesca Fangio* Non c’è tra le iscritte Martina Carraro e dunque via libera per il titolo a Francesca Fangio a cui però manca la rivale giusta per poter lottare a colpi di tempo da qualificazione olimpica, per ottenere il quale la livornese dovrà disputare la gara perfetta.
50 FARFALLA. Specialità non olimpica. La battaglia come al solito è a tre con Di Pietro, Di Liddo e Bianchi a giocarsi i posti per il podio, che spesso e volentieri sono nell’ordine scritto qui sopra. Vedremo se cambierà qualcosa.
100 FARFALLA. Tempo limite 57”59. Elena Di Liddo**, Ilaria Bianchi*. Da un anno Elena Di Liddo combatte duramente con i disagi causati dalla pandemia e il 2020 è stato un anno sicuramente non positivo per lei dopo la rinascita che l’ha portata a salire sul podio europeo a Glasgow e a conquistare il quarto posto mondiale a Gwangju, autentica perla di una carriera fatta a scale. Dovrà tornare sui suoi livelli migliori per centrare la qualificazione tanto attesa ai Giochi. Giochi a cui Ilaria Bianchi vuole partecipare per la quarta volta in carriera (la perla qui è il quinto posto di Londra 2012). La bolognese ha dovuto fare i conti con il Covid tra dicembre e gennaio e bisognerà vedere come sia riuscita ad impostare la preparazione.
200 FARFALLA. Tempo limite 2’07”59. Ilaria Bianchi** Ilaria Cusinato*, Anna Pirovano*. Ilaria Bianchi proverà anche nella distanza doppia, di cui è da due edizioni argento europeo in vasca corta, a centrare la qualificazione. Il tempo è difficile da ottenere ma con una gestione più oculata della gara, come quella vista nelle ultime uscite della bolognese, potrebbe anche arrivare la sorpresa. Ilaria Cusinato e Anna Pirovano possono provare a piazzare l’exploit ma per entrambe serve la gara perfetta.
200 MISTI. Tempo limite 2’11”09. Ilaria Cusinato**. E’ un crono che la veneta ha nelle corde se sta bene ed ha la condizione giusta. I sussulti del 2019 sono un lontano ricordo, ha lavorato a testa bassa, già a dicembre aveva fatto discretamente bene, e ora vuole raccogliere i frutti sottoforma di qualificazione olimpica.
400 MISTI. Tempo limite 4’37”09. Ilaria Cusinato** Idem come sopra. La differenza è che la veneta dovrà affrontare gran parte della gara in solitaria e dovrà trovare la motivazione giusta per non perdere ritmo e concentrazione e piazzare il tempo giusto.
UOMINI
50 STILE LIBERO. Tempo limite 21”79. Alessandro Miressi*, Luca Dotto*, Andrea Vergani*. Può succedere di tutto, come sempre nella gara più veloce del programma olimpico. Alessandro Miressi è l’uomo di punta per la velocità azzurra, sta studiando da “cinquantista” ma ancora non lo è, per una sua predisposizione. Deve azzeccare tutto alla perfezione per migliorarsi ulteriormente e scendere sotto i 21”8 ma può farcela. Luca Dotto ha dalla sua l’esperienza ma da tempo non nuota su questi livelli. Con una buona condizione potrà far saltare il banco. Andrea Vergani sembra essersi fermato al giorno in cui è stato fermato per un doping che doping non era ma che gli ha condizionato la carriera negli ultimi due anni. E’ arrivato il momento del riscatto? La speranza c’è.
100 STILE LIBERO. Tempo limite 48”29. Alessandro Miressi***, Thomas Ceccon**, Ivano Vendrame*, Santo Condorelli*, Lorenzo Zazzeri*, Manuel Frigo*, Alessandro Bori* Filippo Magnini*. La lista è lunghissima e meglio così perché c’è da costruire una staffetta veloce che possa puntare quantomeno alla finale olimpica. Miressi (oro europeo in carica e argento in vasca corta in questa specialità) questo tempo lo ha già nuotato a dicembre, lo ha nelle corde e addirittura vorrebbe molto di più con il record italiano che già gli appartiene, per lanciare un messaggio al mondo intero. Thomas Ceccon è il nuovo che avanza e avanza forte: potrebbe essere lui la sorpresa degli Assoluti. A seguire un gruppo di atleti di ottimo livello che può stare regolarmente sotto i 49” ma che fatica a piazzare il colpo sotto al 48”5. Tra loro anche il naturalizzato Santo Condorelli che a Rio ha sfiorato il podio, chiudendo da canadese al quarto posto e vorrà cercare di riprovarci, Vendrame, Zazzeri, Frigo, Bori e, perché no, Filippo Magnini, tornato in corsa da qualche mese, si giocheranno gli altri posti per la staffetta ma non sono lontani dai più forti.
200 STILE LIBERO. Tempo limite 1’46”49. Gabriele Detti***, Filippo Megli***, Marco de Tullio**, Stefano Ballo**, Matteo Ciampi**, Stefano Di Cola**, Mattia Zuin**, Alessio Proietti Colonna**. E’ forse la gara più attesa degli Assoluti con almeno otto protagonisti annunciati che si daranno battaglia per conquistare la convocazione nella staffetta che forse più di tutte per l’Italia ha la possibilità di centrare un risultato di prestigio a Tokyo 2021. Ci sono quattro atleti di valore assoluto: Detti che è interessato alla staffetta, meno alla gara individuale perché dovrà pensare a 400 e 800, Megli che arriva da un anno travagliato, tra infortunio alla spalla e Covid in forma non leggera, ma che parte dal quinto posto mondiale di Gwangju e da tempi stratosferici, Stefano Ballo che ha il miglior tempo di iscrizione ed è quello più cresciuto dal 2018 a oggi e Marco De Tullio che tutti aspettavano sugli 800 per bissare la gara preferita, i 400 e invece si sta rivelando un ottimo duecentista sotto la guida sapiente di Stefano Morini. Ma i protagonisti non sono finiti qui: c’è Stefano Di Cola, strepitoso a Gwangju e importantissimo nella conquista del quarto posto iridato e ci sono tre ottimi interpreti della staffetta: Zuin, Proietti Colonna, anche loro del gruppo Morini, e Ciampi che ha manifestato ottimi progressi anche nell’anno della pandemia. Insomma: partita apertissima e vinca il migliore, possibilmente con tempi stellari. Potrebbe essere la finale più veloce di sempre disputata in Italia come tempo medio dei finalisti.
400 STILE LIBERO. Giochi già fatti per la qualificazione con Gabriele Detti e Marco De Tullio, rispettivamente terzo e quinto ai Mondiali di Gwangju in questa specialità, già inseriti nella lista dei convocati per Tokyo da Butini. Ciampi potrebbe inserirsi nella lotta per le medaglie a Riccione.
800 STILE LIBERO. Tempo limite 7’46”09. Gregorio Paltrinieri***, Gabriele Detti***, Domenico Acerenza*, Marco De Tullio*. Altra sfida “stellare” di Riccione 2021. In vasca gli ultimi due ori iridati ad affrontarsi con l’obiettivo di prendere il pass olimpico: da una parte Gabriele Detti, campione iridato 2017, dall’altra Gregorio Paltrinieri, campione mondiale in carica e con Domenico Acerenza e Marco de Tullio a fare da terzi incomodi.
1500 STILE LIBERO. Tempo limite 14’50”09. Domenico Acerenza**. Con Gregorio Paltrinieri già qualificato, tutti a spingere Domenico Acerenza, compagno di allenamenti di Greg che ha nelle braccia e nelle gambe il crono che serve per staccare il biglietto per Tokyo e magari partecipare ad un’altra finale prestigiosa, coronamento di una carriera che potrebbe volgere sempre più verso le acque libere.
50 DORSO. Specialità non olimpica. Battaglia a tre, dove si è inserito di prepotenza vincendo il titolo tricolore invernale Michele Lamberti, che se la vedrà con lo specialista della distanza Milli e con Simone Sabbioni, che potrà testare la condizione in questa specialità.
100 DORSO. Tempo limite 53”59. Simone Sabbioni**. Con Ceccon già qualificato, serve il miglior Simone Sabbioni per piazzare la doppietta azzurra a Tokyo 2021. Il riccionese ha avuto tutto quello che poteva avere da Rio ad oggi, Covid compreso, e adesso potrebbe essere arrivato il momento del riscatto e della famosa ruota che gira. C’è curiosità per vedere la sua condizione attuale.
200 DORSO. Tempo limite 1’56”49. Matteo Restivo***, Cristopher Ciccarese*. Matteo Restivo è l’uomo delle qualificazioni: il dottore friulano di stanza a Firenze ha avuto la capacità di farsi trovare pronto al momento giusto tra marzo e aprile nell’ultimo quinquennio ed è, va ricordato, bronzo europeo in carica della specialità. L’asticella è alta ma questi tempi li ha nuotati più volte. Dovrebbe invece migliorarsi e non di poco, Cristopher Ciccarese, che ha dalla sua una grinta straordinaria che a volte porta a compiere vere e proprie imprese. A dicembre è piaciuto, se è riuscito a sistemare alcuni particolari può provarci.
50 RANA. Specialità non olimpica. Anche per la rana maschile, come per la femminile, l’assenza del veterano Fabio Scozzoli toglie un tanto sale all’Assoluto. Butini vuole in squadra il romagnolo e lo aspetterà, nel frattempo sui 50 Martinenghi avrà strada libera ma attenzione al giovane compagno di allenamenti di Scozzoli, Simone Cerasuolo, pronto a raccogliere il testimone.
100 RANA. Tempo limite 59”39. Federico Poggio**. Sedici mesi fa, dopo gli Assoluti Invernali, qualcuno disse che non voleva essere nei panni di Cesare Casella, allenatore di Scozzoli e di Federico Poggio, che si sarebbero “scannati” (sportivamente parlando) per un posto a Tokyo, avendo Poggio nuotato i 100 che hanno qualificato Nicolò Martinenghi ai Giochi in 59”58, a soli due decimi dal limite che anche per Scozzoli non è affatto una passeggiata. La sfida non ci sarà: Poggio, che pure qualche problema lo ha avuto ed ha saltato gli Assoluti Invernali, avrà strada libera al momento, ma per il capitano della Nazionale le porte resteranno aperte fino a giugno. La battaglia è ancora lunga.
200 RANA. Tempo limite 2’08”59. Nicolò Martinenghi**, Luca Pizzini*, Edoardo Giorgetti*. Nicolò Martinenghi vuole piazzare la sua bandierina anche qui. Serve un miglioramento deciso, ma ha il vantaggio di poter nuotare senza patemi e se la condizione sarà buona potrà anche riuscirci. Alle sue spalle, nelle gerarchie italiane, ci sono due atleti con tanta esperienza: Edoardo Giorgetti, che a dicembre è tornato sul gradino più alto del podio tricolore dopo qualche anno di oblio e sofferenza, e Luca Pizzini, due volte bronzo europeo, ma da un paio d’anni non più sui livelli che gli competevano. Questa è l’occasione giusta per tornarci.
50 FARFALLA. Specialità non olimpica. Ci sono due “intrusi” nella battaglia per la vittoria nella specialità che negli ultimi anni ha visto il duopolio tra Codia e Rivolta, ancora protagonisti su alti livelli. Attenzione a Ceccon, che si destreggia bene in questa specialità, e anche a D’Angelo, che è in crescita.
100 FARFALLA. Tempo limite 51”59. Matteo Rivolta**, Piero Codia**, Federico Burdisso*. Piero Codia è campione europeo in carica con la prova straordinaria di Glasgow che, nei due anni successivi, non è più riuscito a ripetere, anche a causa di problemi fisici. Ci riproverà, mentre Matteo Rivolta, visto alle ISL e, in parte, anche a Riccione a dicembre, ha qualche chance di ottenere la qualificazione. Burdisso è il nuovo che avanza anche in questa che non è propriamente la sua specialità, ma che potrebbe diventare ben presto.
200 FARFALLA. Tempo limite 1’55”59. Alberto Razzetti**. Burdisso è già qualificato. Deve migliorarsi tanto, l’atleta ligure, che nell’ultimo anno ha fatto passi da gigante in questa specialità. Proprio per questo, nell’appuntamento più importante, è atteso ad un ulteriore salto di qualità, e un secondo non è impossibile da limare se la condizione è buona.
200 MISTI. Tempo limite 1’58”09. Alberto Razzetti**. Il ligure ha già nuotato questo crono, quindi tempo tutt’altro che impossibile, ma i meccanismi di questa gara sono sempre complicati e deve tutto funzionare alla perfezione. Non dovrebbe avere rivali.
400 MISTI. Tempo limite 4’13”09. Pier Andrea Matteazzi*. E’ l’unica gara maschile dove le speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino per tutti. Mancano le vocazioni per questa gara così difficile. Ci può provare Pier Andrea Matteazzi, ma deve sbriciolare il primato personale. C’è un’Olimpiade da conquistare, però, e tutto è possibile!
[sc name=”banner-article”]
Foto: LaPresse