Da Principessa di Russia a Regina del Mondo. Anna Shcehrbakova ha conquistato la medaglia d’oro nella gara del singolo femminile dei Mondiali 2021 di pattinaggio di figura, competizione in fase di svolgimento presso l’Ericsson Globe Arena di Stoccolma.
Una gara difficilissima quella che si è consumata sul ghiaccio svedese, caratterizzata da diversi errori da parte di tutte le principali contendenti al podio. Per questo motivo l’atleta di Eteri Tutberidze, ultima a scendere in pista, più tesa del solito, ha preferito optare per il piano b, quello con solo un quadruplo, nello specifico il flip, eseguito però con caduta e redarguito con la chiamata sul quarto.
Nonostante l’errore la moscovita ha poi realizzato due tripli flip, combinati rispettivamente con triplo toeloop ed euler/triplo sachow, e due tripli lutz in zona bonus, il secondo agganciato con il triplo rittberger. Sciorinando con eleganza due doppi axel e sfoggiando una performance ben equilibrata tra componente tecnica e aspetto propriamente artistico la pattinatrice, seppur con una prestazione sottotono per le sue potenzialità, ha conquistato dunque 152.17 (80.32, 72.85) per 233.17.
A ottenere la medaglia d’argento è stata invece la guerriera Elizaveta Tuktamysheva, una delle veterane della rassegna, audace a proporre una prestazione votata all’attacco contrassegnata tra i vari elementi da due tripli axel, il primo leggermente falloso con un piccolo giro prima dell’aggancio con il doppio toeloop, e due tripli lutz (uno con triplo toeloop), fattori che hanno permesso all’atleta seguita dal Maestro Mishin di aggiudicarsi 141.60 (73.52, 69.08) per 220.46, precedendo la terza pattinatrice russa in gara, Alexandra Trusova, autrice di una rimonta impressionante dalla dodicesima piazza.
La nativa di Riazan è riuscita nell’impresa tentando l’impossibile, ovvero presentando cinque salti da quattro giri di rotazione, eseguendoli correttamente però solo due seppur molto proficui in termini di punti; stiamo parlando del flip (redarguito però con la chiamata di filo non chiaro) e del lutz combinato con il triplo flip; la pattinatrice seguita da quest’anno da Evgenii Plushenko è però caduta nel salchow e nel secondo lutz (degradato) collocato con caparbietà in zona bonus, arrivando in modo non perfetto inoltre nel toeloop cortissimo di rotazione salvato poi con eruler e triplo salchow.
Grazie a un pannello tecnico generoso e una giuria di manica larga circa le cinque voci sulle components, Trusova ha quindi raccolto 152.38 (88.04, 66.34) aggiudicandosi il bronzo con il totale di 217.20. Una tripletta che, anche se maturata in un modo certamente particolare, certifica la superiorità di una Nazione che a partire dall’anno prossimo sferrerà un’artiglieria ancora più pesante con l’ingresso in categoria Senior di fuoriclasse assolute, una su tutte Kamila Valieva.
Grande delusione per Rika Kihira, addirittura settima nella classifica finale a causa di una prova caratterizzata dall’assenza dell’atteso quadruplo salchow e viziata da due brutte cadute nel triplo axel e nel triplo lutz, entrambi chiamati degradati; a causa delle sbavature citate dunque la nipponica si è dovuta accontentare di 126.62 (58.59, 69.03) per 205.70.
Sorridono invece gli Stati Uniti grazie alla quarta posizione di Karen Chen, anche oggi artefice di una prestazione positiva valutata dalla giuria 134.23 (66.34, 57.89) per 208.63; risposte incoraggianti infine della scena europea con il quinto posto della guerriera belga Leona Hendrickx con 141.16 (74.53, 66.63) per 208.54 e il nono dell’austriaca Olga Mikutina con 131.59 (70.34, 61.25) per 198.77.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE
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Foto: LaPresse