Per la terza volta consecutiva Nathan Chen ha conquistato la medaglia d’oro in una rassegna iridata: l’atleta statunitense ha vinto la gara del singolo maschile ai Campionati Mondiali 2021 di pattinaggio artistico, evento ancora in fase di svolgimento all‘Ericsson Globe Arena di Stoccolma (Svezia).
L’allievo di Rafael Arutiunian ha sfoggiato l’artiglieria pesante proponendo un programma libero pressoché perfetto ornato da ben cinque salti quadrupli e cinque tripli, un contenuto tecnico al momento senza eguali. Il nativo di Salt Lake City ha inaugurato la prova con il quadruplo lutz, passando poi alla prima combinazione, quadruplo flip/triplo toeloop, elemento che ha preceduto il quadruplo salchow; prendendo fiato con le due trottole (combinata e con cambio di piede) e la sequenza coreografica, il talento ha poi atterrato due quadrupli toeloop, il primo in catena con euler/triplo salchow e il secondo singolo, concludendo il parterre dei salti con il triplo axel e terminando il programma con la sequenza di passi e con l’ultima trottola, la fly camel. Ennesima prova impressionante dunque per Chen, il quale ha raccolto la bellezza di 220.03 (125.89, 96.14) per 320.88 totali.
L’incredibile punteggio dello statunitense ha messo in qualche modo una certa pressione al diretto avversario per il titolo, Yuzuru Hanyu, in questa occasione però artefice di una prova sottotono, iniziata con due arrivi fallosi nel quadruplo rittberger e nel quadruplo salchow e complicata oltremodo da un errore nel secondo triplo axel, mandato in ripetizione.
Nonostante due quadrupli toeloop (combinati rispettivamente con triplo toeoop e con euler/triplo salchow) il nipponico si è dovuto accontentare di 182.80 (89.78, 92.42) per 298.18, cedendo il passo non solo al primo classificato ma anche al compagno di Nazionale Yuma Kagiyama, grande rivelazione e medaglia d’argento all’esordio Mondiale grazie a un secondo segmento di gara di estrema qualità, specie nella prima sezione impreziosita da tre quadrupli, un salchow e due toeloop, dal significativo grado di esecuzione. Sfiorando i 90 punti nel secondo punteggio il giovanissimo atleta del Sol Levante ha quindi guadagnato 190.81 (102.39, 88.42) per 291.77, difendendosi magistralmente dal tentativo di affondo di Uno Shoma, quarto nella classifica finale, apparso in ottima condizione con una prova valutata 184.82 (94.90, 89.92) per 277.44.
Splendido lavoro per gli azzurri, bravissimi a sfiorare la top 10 dopo una gara semplicemente stellare. Matteo Rizzo ha confermato la piazza già ottenuta nel primo segmento sfornando una performance impreziosita da due quadrupli toeloop (il primo leggermente falloso combinato con il doppio toeloop, il secondo di elevata qualità), un triplo axel combinato con euler/triplo salchow di ottima fattura, oltre che la sequenza triplo lutz/doppio axel e un triplo flip singolo piazzandosi all’undicesimo posto con 162.07 (81.07, 83.00) per 245.37 punti totali, precedendo il compagno di allenamenti Daniel Grassl.
Anche il diciottenne altoatesino è stato protagonista di una più che incoraggiante prestazione votata all’attacco con un layout caratterizzato da tre salti quadrupli e sette tripli. Nello specifico l’azzurro ha prima passato in rassegna i salti da quattro giri di rotazione, il lutz (arrivato in modo falloso), il flip e il rittberger (chiamato sul quarto), per poi snocciolare tre combinazioni di peso, triplo axel/euler/triplo salchow, triplo flip/triplo toeloop e triplo lutz/triplo toeloop, chiudendo con il triplo lutz singolo; confermando la crescita esponenziale sul versante della personalità e dell’interpretazione l’allievo di Lorenzo Magri ha quindi raccolto 163.38 (88.02, 75.36) per 242.81 recuperando tre posizioni dallo short.
Alla luce di quanto espresso sul ghiaccio il nostro Paese nella specialità maschile potrà contare su due posti in vista delle Olimpiadi di Pechino 2022, dove i nostri ragazzi potranno essere più che competitivi.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE MASCHILE
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Foto: LaPresse