La grande bellezza approda all’Ericsson Globe Arena di Stoccolma, l’impianto sportivo svedese che sta ospitando questa settimana i Campionati Mondiali 2021 di pattinaggio artistico. Con una performance di livello stellare infatti Yuzuru Hanyu si è piazzato in testa alla classifica dopo lo short individuale maschile lasciando, per l’ennesima volta in carriera, tutti a bocca aperta.
Il Pluri Campione Olimpico ha preso il largo pattinando un programma sulle energiche note de “Let me Entertain You” di Robbie Williams, inaugurando la prova con un poderoso quadruplo salchow e completando gli elementi di salto con una combinazione di estrema qualità, quadruplo toeloop/triplo toeloop, e con un sontuoso triplo axel a tempo di musica di struggente bellezza. Tenendo un flow costante e impreziosendo ogni tipo di accento musicale possibile l’alieno di Sendai ha poi sciorinato le tre trottole, tutte di livello 4, e la sequenza di passi (chiamata di livello 3), conquistando nel segmento 106.98 (59.02, 47.96), punteggio che, è doveroso dirlo, non rispecchia a pieno quanto mostrato sul ghiaccio complice una valutazione decisamente altalenante della giuria in alcune difficoltà.
Esordio con il botto per il giapponese Yuma Kagiyama, in questo momento secondo dopo aver polverizzato il suo primato personale con 100.96 (57.86, 43.10): il pattinatore classe 2003 si è reso protagonista di una prova veloce e di grande fluidità snocciolando la combinazione quadruplo salchow/triplo toeloop, il quadruplo toeloop e il triplo axel, salti dalla grandissima elevazione e parabola. Il Vice Campione Mondiale Junior 2020 ha regolato di due lunghezze il detentore del titolo iridato Nathan Chen, a questo giro penalizzato da una brutta caduta nel primo elemento, il quadruplo lutz.
Con la spregiudicatezza che lo contraddistingue lo statunitense ha poi prontamente raddrizzato il tiro in corsa, ruotando senza problemi il triplo axel e recuperando la combinazione agganciando il triplo toeloop al quadruplo flip, limitando quindi i danni, fermandosi a quota 98.85 (53.42, 46.43) e tenendo a debita distanza il russo Mikhail Kolyada, attualmente al quarto posto con 93.51 (49.80, 43.71) seguito dal canadese Keegan Messing, quinto con 93.51 (49.80, 43.71) e Shoma Uno, sesto con 92.62 (49.02, 44.60).
Qualche sbavatura (come la maggior parte dei concorrenti) per gli azzurri, al momento fuori dalla top 10 ma pronti a rientrarci in vista del segmento più lungo: Matteo Rizzo, complice un arrivo falloso nel quadruplo toeloop chiamato sottoruotato, ha dovuto accontentarsi dell’undicesima posizione con 83.30 (42.80, 40.50). Daniel Grassl ha invece guadagnato la quindicesima piazza con 79.43 (39.75, 39.68) per via di un problema nel toeloop in catena con il triplo lutz, ruotato solo doppio, e per un arrivo non tenuto nel triplo axel, piccole sbavature che non impediranno all’altoatesino di trovare la forza per tentare la grande riscossa in vista nel libero, dove tirerà fuori l’artiglieria pesante per risalire la china.
Da segnalare infine la clamorosa esclusione di Vincent Zhou, bronzo a Saitama 2019, rimasto attardato in venticinquesima posizione con 70.51 (32.04, 40.47) a causa di una prestazione sporcata da ben due cadute, rispettivamente nel quadruplo lutz (chiamato degradato) e nel triplo axel.
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Foto: LaPresse