Rugby
Rugby, Ian McKinley annuncia il ritiro. Ha giocato per nove volte con la maglia dell’Italia
Ian McKinley, che per 9 volte ha vestito la maglia della Nazionale italiana di rugby, marcando 3 punti, ha annunciato oggi, con un lungo post su Instagram, il suo ritiro. Classe 1989, irlandese di nascita, dopo un problema ad un occhio che lo aveva costretto ad un primo prematuro abbandono dell’attività, in Italia ha avuto e saputo cogliere una seconda possibilità, che lo ha portato a giocare per Leonorso, Viadana, Zebre e Benetton.
Questo il suo messaggio su Instagram: “Oggi, a 31 anni, annuncio ufficialmente il mio secondo ritiro dal rugby a tutti i livelli. La mia carriera professionale non è stata convenzionale. 10 anni fa, sono stato forzato a 21 anni ad annunciare il mio ritiro dal Leinster e dall’Irlanda U20, quando il mio occhio sinistro è stato perforato e la mia retina si è staccata, a seguito di un infortunio di gioco. È stato molto difficile accettare questa decisione.
Mi sono trasferito a Udine in Italia per allenare. Dopo tre anni, è nata l’opportunità di diventare il primo giocatore al mondo a usare gli occhiali da rugby e giocare con più sicurezza. Questo ritorno ha creato un movimento globale che cerca l’accesso al gioco ai massimi livelli, anche se ero un mediano di apertura ipovedenti.
Contribuendo a rendere legale l’uso mondiale degli occhiali da rugby, è stata una gioia vedere migliaia di altri giocatori ipovedenti giocare a rugby. Questo mi darà sempre un enorme senso di realizzazione e orgoglio. Dopo i Barbarians, Pro14, Champions Cup e Sei Nazioni, oggi riesco a finire di nuovo la mia carriera da giocatore, ma questa volta fortunatamente alle mie condizioni.
Voglio ringraziare sinceramente tutte le squadre, gli allenatori e gli staff, dalla scuola alle formazioni internazionali di cui ho fatto parte. Sono in debito con le squadre irlandesi come St Columba’s College, UCD, St Mary’s College, Leinster Rugby e Irlanda U20, che hanno fatto sviluppare la mia carriera all’inizio. Sono anche particolarmente grato a chi in Italia mi ha dato una seconda opportunità: Leonorso, Viadana, Zebre, Benetton e ovviamente la Nazionale Italiana.
Vorrei anche ringraziare la comunità del rugby in Irlanda e in particolare in Italia, il cui sostegno è stato incredibile dall’inizio alla fine. E i compagni di squadra, che sono diventati amici per la vita. Ma soprattutto vorrei ringraziare la mia fantastica moglie, la mia famiglia e gli amici che mi hanno sostenuto nei miei giorni più difficile è mi hanno seguito incondizionatamente per tutta la mia carriera da giocatore. Non vedo l’ora di affrontare il futuro, è il prossimo passo“.
IL POST SU INSTAGRAM DI IAN McKINLEY
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Foto: Alfio Guarise LPS