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Rugby, Sei Nazioni 2021: il Galles ai raggi X. La forza dei sottovalutati

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Torna questo fine settimana il Guinness Sei Nazioni 2021 e il quarto turno del torneo continentale vede l’Italia affrontare a Roma il Galles. Sarà un testacoda, con l’Olimpico che ospiterà la prima della classe, con i britannici sino a oggi ancora imbattuti, e gli azzurri ancora alla ricerca della prima vittoria. Eppure, alla vigilia del torneo, molti si sarebbero aspettati una situazione molto diversa.

Il Galles, infatti, è storicamente una delle squadre più sottovalutate e dopo l’addio di Warren Gatland questa nomea appariva reale. Wayne Pivac nel 2020 aveva faticato molto, con i gallesi che nel Sei Nazioni 2020 avevano vinto solo la sfida contro gli azzurri, mentre in autunno avevano tutt’altro che convinto nell’Autumn Nations Cup. Ma le cose, in poche settimane, sono molto cambiate. Grazie al fato, ma soprattutto grazie a una squadra che di talento ne ha da vendere.

I gallesi arrivano a Roma dopo le vittorie per 21-16 contro l’Irlanda, per 24-25 contro la Scozia e per 40-24 contro l’Inghilterra. E se è vero che i primi due successi sono stati caratterizzati da due cartellini rossi ai danni degli avversari che hanno indirizzato le sfide a favore dei ragazzi di Wayne Pivac, è altrettanto vero che Alun Wyn Jones e compagni hanno meritato i successi, dimostrando grande qualità.

Il Galles è una squadra in piena evoluzione e non solo per il cambio del ct al termine dei Mondiali del 2019. Warren Gatland è stato un pilastro per i britannici, ma Pivac si è ritrovato un gruppo di veterani che lo hanno fin da subito aiutato a prendere in mano la squadra. Un leader come Alun Wyn Jones è un’arma in più per qualsiasi squadra, con il suo spirito di sacrificio che è un esempio per tutti, in particolare i giocatori più giovani. Leigh Halfpenny, Dan Biggar, George North o Taulupe Faletau sono talenti immensi, che uniscono alle loro qualità tecniche un’esperienza che è decisiva in sfide equilibrate come quelle viste sin qui nel torneo.

Ma a Roma saranno sotto i riflettori soprattutto i giovani talenti che stanno emergendo. Con due nomi su tutti. Il primo è Louis Rees-Zammit, ala classe 2001. Con sole sette presenze con il Galles è già diventato un punto fermo della squadra di Pivac, con il trequarti che è stato decisivo, segnando le mete vincenti sia contro l’Irlanda sia contro la Scozia (dove ha messo a segno una doppietta). Con lui occhi puntati, nella ripresa, su Callum Sheedy, il mediano d’apertura di riserva. I tre piazzati nel finale del match contro l’Inghilterra e il pallone intercettato da cui è nata la meta che ha chiuso il match dimostrano come il giocatore dei Bristol Bears possa fare la differenza anche nei pochi minuti che Pivac gli concederà.

Foto: LaPresse

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