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Rugby: Sei Nazioni 2021: Italia, con il Galles serve l’impresa

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Era la sfida che alla vigilia appassionati ed esperti avevano messo nel mirino, la partita dove si poteva puntare al bottino grosso. Dopo le prime tre giornate del Guinness Sei Nazioni 2021, invece, il match tra Italia e Galles è diventato un testacoda con gli ospiti favoriti d’obbligo alla vigilia.

Un anno fa, infatti, i ragazzi di Wayne Pivac chiudevano il torneo al penultimo posto, con la sola vittoria sull’Italia a dare lustro a un torneo decisamente sottotono, con i gallesi poco convincenti, la brutta copia della squadra allenata da Warren Gatland. E le cose non sono andate meglio in autunno, con gli ospiti sconfitti da Irlanda e Inghilterra e capaci di imporsi solo contro Georgia e, di nuovo, Italia.

Ma le cose sono cambiate. Un leader come Alun Wyn Jones è un’arma in più per qualsiasi squadra, con il suo spirito di sacrificio che è un esempio per tutti, in particolare i giocatori più giovani. Leigh Halfpenny, Dan Biggar, George North o Taulupe Faletau sono talenti immensi, mentre sono esplosi giovani campioni come Louis Rees-Zammit, ala classe 2001, autore di tre mete fino a ora nel torneo e che ha aiutato il Galles a vincere tre match su tre.

Dall’altra parte, invece, c’è un’Italia che con il ko per 48-10 contro l’Irlanda due settimane fa ha collezionato il trentesimo ko consecutivo nel torneo. 19 le mete subite in tre partite, solo 4 realizzate, per un totale di 139 punti contro e 38 a favore. Franco Smith ha inserito diversi giovani in squadra, ma continua a faticare a trovare una quadra con una squadra che ha mostrato grossi limiti soprattutto in difesa, con tanti placcaggi mancati e mete banali subite.

“In Italia, a questo livello, tanti ragazzi devono imparare a giocare e ad essere fisicamente pronti. Sono fieri e lavorano duro, si riprenderanno: l’esperienza devono farla in campo, ogni settimana cerchiamo di migliorare” ha dichiarato il ct dopo il ko con l’Irlanda. Parole che evidenziano, purtroppo, da un lato che la direzione tecnica federale continua a puntare sul fisico più che sulla tecnica, mentre dall’altra è evidente che la coperta sia corta se secondo Smith i giocatori devono fare esperienza in campo, evidenziando come molti azzurri non siano ancora pronti per questo livello. Basterà il lavoro duro a ribaltare i pronostici?

ITALIA – GALLES

Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Mattia Bellini, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Carlo Canna, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Michele Lamaro, 7 Johan Meyer, 6 Sebastian Negri, 5 David Sisi, 4 Niccolo Cannone, 3 Giosuè Zilocchi, 2 Luca Bigi, 1 Danilo Fischetti
In panchina: 16 Oliviero Fabiani, 17 Andrea Lovotti, 18 Marco Riccioni, 19 Marco Lazzaroni, 20 Maxime Mbanda, 21 Marcello Violi, 22 Federico Mori, 23 Edoardo Padovani
Galles: 15 Liam Williams, 14 Louis Rees-Zammit, 13 George North, 12 Jonathan Davies, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Josh Navidi, 5 Alun Wyn Jones, 4 Cory Hill, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones
In panchina: 16 Elliot Dee, 17 Rhys Carre, 18 Leon Brown, 19 Jake Ball, 20 Aaron Wainwright, 21 Lloyd Williams, 22 Callum Sheedy, 23 Uilisi Halaholo

Foto: LaPresse

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