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Sci di fondo
Sci di fondo, 50 km maschile Mondiali Oberstdorf 2021. Gran finale con Alexander Bolshunov contro tutti!
Il 7 marzo 2021 si assegnerà il XL titolo iridato maschile della 50 km, che come da tradizione rappresenterà l’atto finale del programma dei Mondiali di sci nordico, di cui il format è un autentico pilastro. La gara è infatti stata presente in ogni edizione della manifestazione iridata, a cominciare da quella del 1925. Sino al 2003 la competizione si è disputata con partenza a intervalli e contro il cronometro, mentre dal 2005 è stata trasformata in una mass start. In questo 2021 andrà in scena a tecnica classica.
Sino a oggi sono trentatré i fondisti capaci di laurearsi campioni del mondo della cinquanta km. Fra di essi, il norvegese Petter Northug è stato l’unico in grado di conquistare ben 3 ori iridati (2009, 2011, 2015). Lo scandinavo è peraltro il solo uomo riuscito a imporsi in entrambe le tecniche.
Meritano comunque di essere citati anche coloro i quali hanno vinto per due volte. Si tratta degli svedesi Sixten Jernberg (1958, 1962), Gunde Svan (1985, 1989) e Torgny Mogren (1991, 1993), nonché del finlandese Mika Myllylä (1997, 1999).
L’unico atleta in attività già laureatosi campione del mondo della 50 km è il norvegese Hans Christer Holund (2019).
Si contano inoltre cinque uomini tuttora in azione ad aver già conquistato medaglia iridata nella cinquanta km. Nessuno di loro ne ha arpionata più di una:
1 – HOLUND Hans Christer [NOR] (Oro 2019)
1 – COLOGNA Dario [SUI] (Argento 2013)
1 – USTYUGOV Sergey [RUS] (Argento 2017)
1 – BOLSHUNOV Alexander [RUS] (Argento 2019)
1 – RØTHE Sjur [NOR] (Bronzo 2019)
Il tema forte della gara riguarda Alexander Bolshunov, chiaro favorito della vigilia, il quale però è uscito battuto sia dalla 50 km dei Giochi olimpici di PyeongChang 2018 che da quella dei Mondiali di Seefeld 2019. Sarà in grado di tener fede al proprio ruolo di uomo più accreditato per il successo, arpionando l’oro?
Volgendo lo sguardo alle nazioni, la più blasonata in assoluto è la Svezia, capace di imporsi ben 14 volte (anche se vi è un’unica affermazione nel XXI secolo). Segue a quota 9 la Norvegia, che recentemente ha superato la Finlandia, ferma a 8. Al di fuori dei Paesi nordici, si contano 2 successi per l’Italia, mentre hanno primeggiato in 1 occasione Cecoslovacchia, Urss, Germania Est, Spagna, Repubblica Ceca e Canada.
Guardando invece al medagliere complessivo, la supremazia della Svezia si fa meno netta. In ogni caso, si può notare come i Paesi nordici siano indiscutibilmente superiori rispetto al resto del mondo:
31 (14-9-8) – SVEZIA
26 (9-6-11) – NORVEGIA
24 (8-9-7) – FINLANDIA
6 (1-3-2) – CECOSLOVACCHIA
5 (2-1-2) – ITALIA
5 (1-3-1) – URSS
5 (0-4-1) – RUSSIA
3 (0-1-2) – GERMANIA UNITA
2 (1-0-1) – GERMANIA EST
2 (0-1-1) – FRANCIA
2 (0-0-2) – KAZAKISTAN
1 (1-0-0) – SPAGNA
1 (1-0-0) – REP.CECA
1 (1-0-0) – CANADA
1 (0-1-0) – ESTONIA
1 (0-1-0) – SVIZZERA
1 (0-0-1) – AUSTRIA
Dunque sono cinque le medaglie conquistate dall’Italia. Ben tre di esse portano la firma di Maurilio De Zolt, il quale prima si fregiò dell’argento a Seefeld 1985, poi arpionò l’oro a Oberstdorf 1987, quindi completò il “set” con il bronzo della Val di Fiemme 1991. Gli altri due podi azzurri sono il bronzo di Vincenzo Demetz a Chamonix 1937 e l’oro di Silvio Fauner a Thunder Bay 1995.
FOTO: La Presse